Sebbene le favorevoli condizioni climatiche e la natura dei terreni abbiano consentito un ampio sviluppo dell’olivicoltura su tutto il territorio laziale, non vi è dubbio che alcune aree siano particolarmente vocate. Tra di esse, l’area Sabina compresa tra le province di Roma e di Rieti, il comprensorio dei Monti Lepini e Ausoni in provincia di Latina e le fasce costiere e collinari della provincia di Viterbo.
La produzione olearia laziale si contraddistingue quindi per una forte caratterizzazione e diversificazione in relazione ai diversi areali di coltivazione, che trova riscontro anche nei tratti distintivi delle 4 DOP finora riconosciute:
- Olio Extravergine d’oliva Canino
- Olio Extravergine d’oliva Sabina
- Olio Extravergine d’oliva Tuscia
- Olio Extravergine d’oliva Colline Pontine
Nonostante sia ormai dimostrato che, a livello regionale, gli oli DOP ottengono maggiori riconoscimenti sul mercato sia per il livello dei prezzi spuntati che per la tenuta dei consumi, nel Lazio il ricorso alla certificazione, sebbene notevolmente aumentato, si attesta ancora su valori molto contenuti.