Pubblicazioni e ricerche

    "Agriturismi del Lazio" – La guida

    AA.VV., Arsial, 2022

    Una guida dettagliata per scoprire le strutture agrituristiche, le proposte per il tempo libero e i maggiori itinerari territoriali lungo tutta la regione. Anno dopo anno, l’agriturismo è transitato dalla categoria delle vacanze alternative a quella dei soggiorni abituali. Tanto per i turisti del fine settimana quanto per gli stranieri in viaggio lungo il Paese. Questa guida, realizzata da Arsial nell’ambito del programma regionale di promozione della diversificazione agricola, elenca l’intera offerta agrituristica laziale, evidenziandone le peculiarità e caratteristiche, con l’intento di aiutare ciascuno nella ricerca del proprio “agriturismo del cuore”, dove rifugiarsi ogni tanto, per trascorrere qualche giorno o qualche ora in totale libertà.


    "Le vie della Transumanza"

    AA.VV., Società Geografica Italiana, Regione Lazio, Arsial, 2022

    Le vie della transumanza, patrimonio culturale immateriale dell’umanità dal 2019, sono la testimonianza ancora viva di un’eredità straordinaria, che ha caratterizzato per secoli la vita di intere comunità e ancora oggi fornisce spunti ed esempi, utili a definire stili di vita sostenibili e nuovi modelli di sviluppo. Questa guida, realizzata dalla Società Geografica Italiana in collaborazione con Regione Lazio e Arsial, nell’ambito del progetto “Rete regionale dei tratturi della transumanza”, racconta le caratteristiche e le peculiarità del tratturo laziale, a partire dai percorsi originali, in un itinerario coinvolgente alla scoperta di cultura, sapori, monumenti e tradizioni autentiche dei territori della nostra regione solcati dal passaggio delle greggi, che nel corso dei secoli hanno attraversato le straordinarie “strade d’erba”, contribuendo ad alimentarne la leggenda.


    "Il vino naturale" – Dati e prospettive in Italia e nel Lazio

    AA.VV., Arsial, 2022

    Quello dei vini naturali è un ambito giovane e in crescita costante al quale curiosi, professionisti del “food & beverage” e l’intero mondo del vino guardano con interesse sempre maggiore. Proprio ai vini naturali è dedicato il volume “Il vino naturale. Dati e prospettive in Italia e nel Lazio”, che può essere considerato il primo rapporto regionale sullo scenario dei vini naturali ed è stata redatto con l’intento di fornire a professionisti e consumatori un profilo aggiornato sull’intero settore, anche in considerazione della curiosità che il pubblico e i media stanno riservando a questo nuovo comparto produttivo, ancora giovane ma molto vivace. Malgrado quella del vino naturale sia ancora una nicchia di mercato con pochi produttori, generalmente di piccole dimensioni, l’interesse verso l’argomento è diventato ormai un fenomeno rilevante, all’interno del quale convergono sia l’esigenza dei vignaioli di differenziare la propria produzione, sia la preferenza di una fetta consistente di consumatori per le produzioni sostenibili, la dimensione artigianale e i processi di lavorazione non invasivi.



    ‘Saperci fare - Capitale culturale e biodiversità agraria del Lazio’

    AA. VV., a cura di Vincenzo Padiglione

    Arsial e Università di Roma La Sapienza, Roma 2018

    Il lavoro di indagine sul patrimonio regionale delle risorse genetiche animali e vegetali avviato da Arsial agli inizi degli anni 2000 in seguito all’approvazione della legge n. 15, si arricchisce grazie alla ricerca che viene qui presentata di un tassello fondamentale, che mette a fuoco la relazione tra risorse della biodiversità agraria e saperi collettivi e colloca le comunità locali e il loro patrimonio di conoscenza al centro dei processi di valorizzazione reali e potenziali dei prodotti tradizionali.

    Il volume a cura di Vincenzo Padiglione, realizzato nell’ambito di una collaborazione tra Arsial e Università di Roma La Sapienza, raccoglie i risultati di un progetto di ricerca avviato nel 2010 che aveva al centro i sistemi locali di produzione agricola e le conoscenze tradizionali.

    Ma è soprattutto testimonianza di un nuovo approccio metodologico, frutto di una visione interdisciplinare, al tema delle risorse autoctone che privilegia “percorsi capaci di superare la separazione tra fattori biologici e socioeconomici”.

    Accordare il giusto peso a questi ultimi infatti significa riconoscere che la tutela dell’agrobiodiversità e la sua valorizzazione sono perseguibili solo a condizione di una partecipazione attiva delle comunità locali. Che in molti casi attraverso la conservazione ‘in situ’ delle risorse individuate procedono ad una concreta riappropriazione del capitale immateriale in esse immagazzinato e muovono i primi passi nella direzione di una ritrovata capacità di progettare il proprio futuro.


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