L’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’Agricoltura del Lazio (Arsial) nasce nel 1995 in sostituzione del pre-esistente Ente Regionale di Sviluppo agricolo che, a metà degli anni ’90 del secolo scorso, sembra aver definitivamente esaurito la sua funzione. A partire dal 1978 Ersal aveva accompagnato i primi interventi di programmazione nel settore primario in seguito al passaggio delle competenze dallo Stato alle Regioni, contribuendo alla progettazione e alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali di miglioramento al servizio di interi comprensori laziali. Nel contempo, avvalendosi di fonti di finanziamento nazionali e comunitarie, aveva guidato la realizzazione di nuovi impianti agro-industriali di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, affidandone la gestione alle cooperative di produttori presenti nei diversi areali a vocazione specializzata. E’ di questo periodo anche la costituzione della rete regionale delle aziende sperimentali-dimostrative, pensate per contribuire alla specializzazione dell’agricoltura attraverso la realizzazione, comparto per comparto, di prove dimostrative sul trasferimento delle innovazioni.
Funzione, quest’ultima, che viene esaltata con la creazione dell’Agenzia a metà degli anni ’90, tanto che la sua “mission” si concentra per l’appunto proprio nell’adattamento e nel trasferimento di innovazione. Il vecchio Ente di sviluppo lascia il posto ad un’Agenzia che intende erogare servizi innovativi alle imprese singole e associate, con l’obiettivo di sostenerne la crescita attraverso strumenti di natura economico-finanziaria ed interventi di assistenza tecnica puntuali fino ad inglobare a partire dal ’98, con la soppressione di Arpet (Agenzia regionale di promozione enogastronomica tipica), anche la funzione di promozione delle produzioni agroalimentari ottenute sull’intero territorio regionale.
Resta tuttavia in capo al nuovo soggetto istituzionale, braccio operativo dell’Assessorato Agricoltura della Regione Lazio, il compito di governare fino ad esaurimento i beni e gli impegni assunti nel corso degli interventi di riforma fondiaria realizzati a partire dagli anni ’50. E’ proprio attraverso la gestione del patrimonio fondiario e immobiliare che la storia dell’Agenzia si ricollega a quella dell’Ente per la colonizzazione della Maremma tosco-laziale sorto nel ’54 in seguito allo scorporo del territorio del Fucino, ma di fatto attivo fino dal ’51 per l’applicazione della legge stralcio di riforma fondiaria nei territori di Lazio, Toscana e Abruzzo.