Le Comunità del Cibo e della Biodiversità

Le “Comunità del Cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare” sono realtà territoriali, istituite per promuovere la salvaguardia della biodiversità autoctona e delle tradizioni agricole. Possono nascere dall’accordo tra soggetti di estrazione diversa, accomunati dall’intenzione di svolgere un ruolo attivo nel sistema agricolo o nell’enogastronomia locale. Una “comunità del cibo e della biodiversità” può essere costituita da aziende agricole, ristoratori, agricoltori e allevatori custodi, artigiani del cibo, gruppi di acquisto solidale, istituzioni, università, centri di ricerca, associazioni per la tutela della biodiversità, esercizi commerciali, scuole, mense scolastiche e ospedali.

La Legge 194 del 1 dicembre 2015 definisce le caratteristiche di una “comunità” e gli obiettivi che può prefiggersi nel corso della sua attività. Tra questi figurano lo studio e la trasmissione di conoscenze sulle risorse genetiche autoctone, l’avvio di filiere corte, la diffusione di sistemi colturali a basso impatto ambientale, il recupero del sapere agricolo tradizionale anche applicato alla selezione naturale delle sementi e la realizzazione di orti didattici o urbani.

Nel Lazio, su mandato regionale, Arsial ha contribuito alla costituzione di tre progetti finanziati con fondi Mipaaf, scelti attraverso selezione pubblica:

  • L’olio di Sirole patrimonio della Media Valle del Tevere: mirataal recupero e alla valorizzazione dell’oliva Sirole, considerata vettore di sviluppo e motore di un’economia finalmente circolare, basata sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio agrario;
  • Alimenti Elementari: formata alcuni produttori della Piana Reatina, nell’intento di promuovere la diffusione delle produzioni tradizionali, del sapere agricolo e di una nuova cultura dell’alimentazione, in simbiosi con la fruizione turistica nell’intera Provincia di Rieti;
  • Valli Reatine e Sabina: nata per promuovere l’agricoltura di qualità, le risorse autoctone della biodiversità e l’identità culturale del territorio, aumentandone l’attrattività.

Tutti e tre, in un periodo di tempo di nove mesi, attueranno un piano di attività finalizzato alla costituzione e alla promozione della comunità nel contesto laziale.

A chi rivolgersi

Area Tutela Risorse e Vigilanza sulle Produzioni di Qualità
tel. 06 86 273 451 – fax 06 86 273 270

Claudio Di Giovannantonio (Dirigente) tel: 06.86273450 – e-mail: tutelarisorse@arsial.it
Bruno Nitsch tel: 06.86273458 – email: b.nitsch@arsial.it