La normativa europea prevede che ogni Stato Membro definisca un sistema di controllo idoneo a garantire la conformità delle produzioni biologiche alle prescrizione e ai requisiti stabiliti, scegliendo tra due possibili modelli. La maggioranza dei Paesi, tra cui l’Italia, ha scelto organismi di controllo privati, accreditati e autorizzati dagli stati membri, sottoposti a vigilanza pubblica; altri stati hanno affidato invece il controllo e la certificazione direttamente ad autorità pubbliche; e qualcuno, infine, ha optato per soluzioni intermedie. Sul sito OFIS della UE sono disponibili i riferimenti delle autorità o organismi di controllo attivi in Europa.
Tutti gli operatori che agiscono all’interno della filiera e trattano prodotti biologici, devono notificare la loro attività e assoggettarla al controllo di organismi qualificati. Dal 2013, in ITALIA è stato istituito il Sistema Informativo Biologico (SIB) integrato nel SIAN, per la raccolta delle notifiche in un’unica banca dati nazionale e monitorare l’iter di certificazione e pubblicazione dell’elenco degli operatori biologici coinvolgendo autorità competenti e organismi di controllo in un approccio condiviso e trasparente per tutti i soggetti interessati. Le istruzioni per l’uso della Banca Dati sono disponibili sulla sezione Informatizzazione del SINAB e l’Elenco degli Operatori Biologici Italiani è consultabile sul portale SIAN.
In Italia, l’attività di controllo e certificazione, è affidata ad organismi privati (OdC), accreditati da ACCREDIA per la certificazione di prodotti/servizi secondo lo schema UNI CEI EN/ISO/IEC 17065:2012 e autorizzati dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, come previsto dall’art. 2 del Reg. 834/07. La lista degli organismi è consultabile alla sezione dedicata del SINAB.
Le Regioni e le Province autonome, insieme all’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari (ICQRF) del MiPAAF, effettuano la vigilanza sugli OdC ricadenti nel territorio di propria competenza, nell’ambito di un sistema coordinato dal Comitato Nazionale di Vigilanza (CNV) istituito dal D.M. del 16 febbraio 2012. I risultati dell’attività di controllo e vigilanza sono riportati annualmente nelle relazioni del Piano Nazionale Integrato – PNI, coordinato dal Ministero della Salute.
Annualmente gli OdC presentano i propri piani di controllo al Mipaaf ed alle Regioni in cui operano e relazionano sull’attività svolta nell´anno precedente, mentre ICQRF e Regioni, svolgono attività di vigilanza sulla base di una pianificazione operativa condivisa nell’ambito delle attività del CNV. Quest’ultimo ha la funzione di coordinare e monitorare l’attività di vigilanza delle Autorità competenti, locali e nazionali, sulle strutture di controllo dei diversi regimi di qualità regolamentata e rientra tra gli organismi di coordinamento coinvolti nel Piano Nazionale Integrato – PNI che descrive il sistema dei controlli ufficiali svolti lungo l’intera filiera agro-alimentare.
Nell’ambito delle attività del CNV è stata inoltre realizzata la Banca Dati Vigilanza (BDV) disponibile per utenti istituzionali sempre in ambito SIAN, con l’obiettivo di raccogliere gli esiti dell’attività svolta dalle diverse autorità competenti per condividere metodi e valutazioni e, di conseguenza, garantire un comportamento coerente e uniforme, oltre che la completa rendicontazione dell’attività all’Unione Europea.
L’attività di controllo svolta dagli Organismi di certificazione autorizzati in biologico e la relativa sorveglianza delle diverse autorità competenti è rendicontata nella Relazione annuale del PNI nella sezione Alimenti – Qualità merceologica di cui l’ultimo aggiornamento è disponibile al sito del Ministero della Salute.