Nel Lazio, la vendita diretta ad opera degli imprenditori agricoli, soprattutto quella praticata negli appositi spazi mercatali, è l’espressione più vivace del concetto di filiera corta. Nell’arco di pochi anni, dal 2010 al 2015, il numero dei mercati riservati ai produttori è più che raddoppiato, passando da trenta ad oltre sessanta, attivi a frequenza variabile su tutte e cinque le province, a cadenza stagionale o durante tutto l’arco dell’anno.
Le caratteristiche dei singoli mercati contadini variano notevolmente, tanto in rapporto alla cornice che li ospita, rurale o urbana, quanto in rapporto alle finalità poste in essere da ciascuna iniziativa, che solitamente, all’aspetto strettamente commerciale, accompagnano risvolti culturali o sociali. In uno scenario altamente diversificato, le uniche vere costanti sono l’eliminazione di ogni intermediazione commerciale e la tendenza alla valorizzazione delle produzioni territoriali, rappresentate in massima parte da prodotti freschi e di elevata qualità, esclusivamente stagionali e garantiti dal produttore.
Ad oggi, il panorama degli enti e delle associazioni coinvolte nella gestione dei singoli mercati è quantomeno variegato. Ne fanno parte grandi associazioni di categoria (Coldiretti), piccoli raggruppamenti di agricoltori (“Ccampo”), organismi di portata internazionale (Slow Food), associazioni a vocazione agro-ambientale (AIAB, Km 0, Sviluppo e Territorio) e istituzioni pubbliche.
In conformità con le opzioni contenute nel DM 20 Novembre 2007, nel Lazio prevale il modello di gestione diretta “in capo ai produttori”, ma vanno segnalate, tra le esperienze più interessanti, alcune iniziative mercatali va gestione pubblica, realizzate da tre comuni della nostra regione: Roma, dove un apposito ufficio sovrintende all’organizzazione dei farmer’s comunali; Frasso Sabino, nel reatino dove la prima domenica di ogni mese si tiene l’unico mercato di vendita diretta abilitato ad ospitare animali vivi; e Aprilia, nell’area nord della provincia di Latina.
In generale, i mercati contadini si presentano al pubblico come luoghi di vendita e di relazione, dove il normale concetto di compravendita viene superato da un rapporto più profondo tra produttore e consumatore. Dove l’agricoltore non si manifesta come semplice fornitore di prodotto, ma come testimone autentico di un territorio. E dove le numerose iniziative realizzate dai singoli gestori a scopo didattico e divulgativo, con la finalità di migliorare il grado di consapevolezza del consumatore, finiscono col trasformare ogni spazio mercatale di vendita diretta in un laboratorio per nuovi modelli di consumo.
Nella sezione documentazione è possibile scaricare un prospetto riepilogativo delle iniziative mercatali di vendita diretta o assimilabili, attive nel Lazio. Si tratta di una rappresentazione soggetta a continuo aggiornamento, in rapporto al mutare dell’offerta regionale. Pertanto, ci scusiamo con gli interessati per le eventuali omissioni o approssimazioni che si dovessero constatare, invitando a collaborare chiunque disponesse di informazioni più precise e dettagliate.