La Difesa delle colture – Un po’ di storia

La difesa delle piante è stata assicurata fino agli anni ’50 con l’uso di prodotti di origine minerale (zolfo, rame e suoi sali) o vegetale (quassine, solfato di nicotina). In seguito, con l’introduzione prodotti di sintesi, ha avuto inizio una fase caratterizzata dall’uso crescente di insetticidi e fungicidi, con la conseguente trasformazione dei sistemi di produzione in agricoltura.

Il sistema più impiegato negli anni ’70 era quello della “lotta a calendario”, basato sull’attuazione di trattamenti preventivi ripetuti a intervalli di tempo determinati in funzione delle fasi fenologiche delle colture (risveglio vegetativo, fioritura, presenza di frutti) senza tenere conto dell’effettiva presenza di parassiti. Questo metodo presentava svantaggi evidenti ed ha causato effetti indesiderati nell’ecosistema agrario e nell’ambiente in generale.

In seguito, è stato introdotto il sistema della “lotta guidata” basato sul concetto di “soglia di intervento” o “soglia economica”, secondo il quale il trattamento va eseguito solo quando le eventuali perdite di produzione dovute alle avversità equivalgono al costo da sostenere per un eventuale trattamento.

Negli ultimi anni si sono affermati metodi di difesa più rispettosi degli equilibri ambientali e dell’ecosistema agrario, affrontati a livello normativo per la prima volta in modo organico con l’emanazione della Direttiva n.128 del 21 ottobre 2009 sull’uso sostenibile dei pesticidi. Oltre ai prodotti fitosanitari e agli aspetti legati alla loro presenza negli alimenti, la norma abbraccia gli usi extra‐agricoli: protezione del verde pubblico, delle acque potabili, diserbo di strade e ferrovie. Nell’intento, di salvaguardare la salute degli operatori e di chiunque entri in contatto, anche accidentalmente, con pesticidi e prodotti di sintesi chimica. Individua inoltre, nelle tecniche di difesa a basso impatto ambientale, come la difesa integrata e l’agricoltura biologica, i sistemi produttivi da incentivare per ridurre l’impatto dell’uso dei prodotti fitosanitari sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.

A chi rivolgersi:

Arsial – Area Sperimentazione e diffusione dell’Innovazione nel Sistema Agro-zootecnico
Claudia Papalini: c.papalini@arsial.it