Filiera del kiwi: a gennaio export in lieve calo

05/02/2021 - 

Il calo produttivo e la presenza massiccia di produzioni più economiche, in gennaio hanno rallentato l’export del kiwi italiano, che resta comunque un punto di riferimento per qualità e tracciabilità sull’intero mercato continentale.  

Il mercato estero del kiwi, dopo il periodo delle festività, ha fatto registrare una leggera flessione rispetto all’anno precedente, dovuta al forte calo produttivo e alla presenza massiccia di produzioni più economiche, provenienti soprattutto dalla regione ellenica. La notizia è il sunto di due report diffusi dal Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara (CSO), riguardanti le due settimane centrali di gennaio, durante le quali l’esportazione del kiwi verde è stata descritta in lieve calo, sulla base deli scambi analizzati. Il CSO di Ferrara monitora regolarmente le performance della nostra ortofrutta sui mercati di riferimento, diffondendo informazioni e dati utili allo sviluppo e alla programmazione di filiera.

I PREZZI
Le aziende italiane, al momento, tendono a collocare i calibri migliori sul mercato nazionale, in Germania e nei Paesi Scandinavi, che rappresentano gli approdi più interessanti per buona parte della nostra filiera. Riguardo i prezzi all’ingrosso: i frutti di calibro 23 si stanno vendendo sui mercati del Nord Europa a oltre 2.00 euro/kg, i calibro 25 si collocano intorno agli 1.70-1.80 euro/kg con punte di 1.95/kg, per i calibro 27 i listini si posizionano sugli 1.65-1.75 euro/kg con quotazioni fino a 1.80-1.85 euro/kg, il calibro 30 rientra prevalentemente nell’intervallo 1.55-1.65 euro/kg, il calibro 33 intorno agli 1.50-1.55 euro/kg, il calibro 36 mediamente sugli 1.40 euro/kg, il calibro 39 intorno agli 1.35 euro/kg, mentre per i calibri 42 e 46, destinati soprattutto al mercato inglese, le vendite si collocano tra gli 1.30-1.40 euro/kg e 1.00-1.10 euro/kg.

L’Italia è il terzo produttore mondiale dopo Cina e Nuova Zelanda, ma la nostra regione è primo produttore nazionale con il 33% circa del totale produttivo. Nel Lazio la coltivazione del kiwi è una vera e propria eccellenza, con forti implicazioni sull’economia di molti territori: a partire dall’Agro Pontino, dove già dal 2004 la grande vocazione produttiva e la qualità del kiwi sono tutelate dalla denominazione Kiwi di Latina IGP.

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