Kiwi in Italia, produzione ancora in calo

21/12/2020 - 

La produzione nazionale di kiwi è ancora in calo, lo conferma un report del CSO servizi. La nostra regione è il primo produttore nazionale.   

La produzione italiana di kiwi, settore in cui il Lazio riveste il ruolo di regione leader, è ancora in contrazione. Il report periodico del Centro Servizi Ortofrutticoli (CSO) di Ferrara rileva un ulteriore decremento delle giacenze del kiwi, accompagnato a un calo delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2019. Al 30 novembre 2020 le giacenze rilevate a partire dalla raccolta sono quantificate in 203.079 tonnellate su 232.642 di prodotto disponibile contro le 218.590 dell’anno precedente, mentre il volume delle vendite riferito alla campagna 2020/21 si è fermato a 29.563 tonnellate (12,6% del raccolto), contro le 40.301 (15,6%) registrate esattamente un anno prima, quando la quantità di prodotto commercializzabile era pari a 258.891 tonnellate. Considerando invece la prima quindicina di dicembre, periodo di rilevazione immediatamente successivo, il trend resta tendenzialmente lo stesso: le vendite ammontano a 15.376 tonnellate rispetto alle 17.310 dell’anno precedente, che ammontano in entrambe i casi al 6,6% del raccolto, mentre le giacenze scendono a 187.703 contro le 201.460 di un anno fa. In sintesi, analizzando gli andamenti del mercato, il report del CSO mette in evidenza un calo delle vendite e delle giacenze strettamente proporzionale alla diminuzione dell’offerta, attribuibile quindi alla minore disponibilità di prodotto e al conseguente rialzo dei prezzi, ma non al gradimento o alle preferenze dei consumatori.

Il report non include le varietà a polpa gialla, che all’interno della nostra regione sono piuttosto diffuse, ma conferma la tendenza al calo produttivo sull’interno territorio nazionale, dovuto in massima parte a fenomeni prolungati di morìa, che nel solo Lazio hanno causato la perdita di oltre 2.000 ettari di superficie e del 20-25% circa delle produzioni.

La morìa del kiwi, che da anni compromette le performance produttive dell’intero comparto, è oggetto di studi e analisi approfondite, che tra i possibili fattori scatenanti hanno elencano i mutamenti climatici e la crescente intensità delle precipitazioni, responsabili di un aumento dell’umidità nei suoli, che causerebbe lo sviluppo dei batteri anaerobici associati a questa epidemia vegetale.

IL LAZIO E IL MERCATO DEL KIWI

L’Italia è il terzo produttore mondiale dopo Cina e Nuova Zelanda. Le superfici italiane coltivate a kiwi superano i 25.000 ettari, ma la produzione nel corso degli ultimi anni è andata incontro a un calo vistoso, collocandosi sistematicamente al di sotto delle 400.000 tonnellate, rispetto alle 600.000 potenziali. Il Lazio è primo produttore nazionale con il 33% circa del totale produttivo e 9.493 ettari di superfici coltivate. Seguito dal Piemonte con il 17%, dall’Emilia Romagna con il 15%, dalla Calabria con l’11% e dal Veneto col 10%.

Nel Lazio la coltivazione del kiwi è una vera e propria eccellenza, con forti implicazioni sull’economia di molti territori, a partire dall’Agro Pontino dove il frutto è stato introdotto intorno agli anni ’70.  Proprio il territorio pontino, grazie a un habitat pedoclimatico ottimale e all’impiego di metodologie di coltivazione innovative, si è affermato come polo produttivo di dimensione internazionale. Dal 2004 la grande vocazione produttiva e la qualità del kiwi pontino sono tutelate dalla denominazione Kiwi di Latina IGP, che si ottiene soltanto da piante di Actinidia Deliciosa varietà Hayward e viene prodotto in 24 comuni della nostra regione, divisi tra la Provincia di Latina e il territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale.

Allegati:

Report CSO – Giacenze del kiwi in Italia – Campagna 2020/2021
Report CSO – Giacenze del kiwi in Italia – Decumulo