Difesa integrata

Il PAN, Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in vigore dal 2014 si prefigge in attuazione della direttiva 2009/128/CE e del decreto legislativo n. 150/2012 di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari verso forme caratterizzate da maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale e sanitaria, con particolare riferimento alle pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi sia in aree agricole che extra-agricole.

In quest’ambito la promozione e la diffusione della difesa integrata, quale strategia volta al contenimento delle avversità fitosanitarie che colpiscono le colture agrarie, assume una centralità fino ad oggi sconosciuta, sebbene pratiche e programmi di lotta guidata e integrata costituiscano già da alcuni decenni soluzioni ampiamente applicate, specie in alcuni areali di elevata specializzazione colturale disseminati lungo la Penisola.

Tra i principali soggetti attuatori, ovviamente, rientrano le Regioni e gli operatori agricoli presenti nei diversi ambiti territoriali. Le prime intervengono prevalentemente attraverso i propri servizi fitosanitari, i secondi partecipano di norma aderendo ad iniziative promosse da organizzazioni professionali di categoria e da associazioni di produttori.

Nel Lazio, sebbene la Regione non abbia previsto un coinvolgimento diretto di Arsial nell’attuazione di programmi di difesa su larga scala, l’Agenzia ha preso parte in più occasioni, su mandato regionale, come soggetto attuatore o come struttura tecnica di supporto ad iniziative di difesa integrata su singole colture o in ambiti territoriali circoscritti.

Tra i programmi in corso di attuazione, si segnala il progetto pilota DIMOSFRU “Sviluppo e trasferimento di Sistemi di Difesa Integrati per il controllo sostenibile della Drosophila suzukii e della Mosca mediterranea della Frutta” (Ceratitis capitata), condotto in collaborazione con diversi soggetti istituzionali operanti sul territorio, tra cui il CAR, Centro Agroalimentare di Roma, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA–FRU, CREA-CMA, CREA-DC), l’ENEA, l’ I.T.A.S. Garibaldi di Roma.

All’attività di ricerca e di approfondimento delle conoscenze relative agli insetti interessati, di cui si occupa fondamentalmente il progetto coordinato da Arsial con l’obiettivo di individuare efficaci strategie di difesa che allo stesso tempo si dimostrino sostenibili, si affianca l’intervento dei Produttori Agricoli di Frutta, una rete di imprese che opera in un vasto areale della Sabina assicurando un servizio di avvertimento rivolto agli agricoltori. A cadenza regolare, sulla base di un monitoraggio puntuale delle catture, vengono diffusi bollettini fitosanitari per guidare la difesa in campo.

Il servizio agrometeorologico di Arsial, avvalendosi della rete di stazioni presenti nel comprensorio, fornisce i dati climatici di base indispensabili al servizio di avvertimento e allo studio della biologia dell’insetto.

A chi rivolgersi:

Arsial – Area Sperimentazione e diffusione dell’Innovazione nel Sistema Agro-zootecnico

Giorgio Antonio Presicce tel: 06.86273262

e-mail: gpresicce@arsial.it

Claudia Papalini tel: 0766.864778/367 (fax 0766.869847)

e-mail: c.papalini@arsial.it