‘Terra Terra’, il documentario realizzato da Giulia Merenda sull’esperienza di riscatto attraverso il lavoro agricolo delle donne detenute all’interno della casa circondariale di Rebibbia, proiettato in anteprima l’8 marzo al Maxxi di Roma. La terra raccontata dalle donne protagoniste, come metafora della vita, con le sue sofferenze e difficoltà.
Un progetto didattico e di reinserimento sociale, realizzato anche grazie al contributo che Arsial ha voluto assicurare e che Antonio Rosati, Amministratore unico dell’Agenzia, commenta così:
“Questo film è una straordinaria testimonianza del fatto che tutti abbiamo diritto a una seconda possibilità. Sono delle donne che hanno certamente sbagliato, ma che adesso si trovano in un grande percorso umano, culturale e lavorativo. Con le esperienze concrete con cui la società tende una mano, gli uomini e le donne cambiano. Guardando questo documentario si comprendono i drammi, le paure e le ansie di queste donne”.
“Arsial ha sostenuto il progetto – ha proseguito Rosati – perché si parla di terra e di prodotti agricoli. Ma non solo, perché la terra richiama anche alle radici e al ritorno a certi principi che diventa metafora nei momenti di smarrimento di ognuno di noi. Ci ha fatto piacere anche dare un contributo tecnico e daremo anche un contributo per l’acquisto di alcuni macchinari per realizzare marmellate e formaggi”.