Prima uscita pubblica per la nuova edizione di “Sapere i Sapori”, il progetto di educazione alimentare rivolto agli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore che da anni la Regione Lazio porta avanti in collaborazione con Arsial. Presso l’Istituto comprensivo Renato Fucini di Roma, dove tra l’altro è stato allestito un orto scolastico curato dai ragazzi, si è svolta questa mattina una manifestazione nel corso della quale gli studenti, coordinati dai loro insegnanti, hanno dato vita ad una serie di rappresentazioni sui temi della corretta alimentazione, del consumo consapevole e della relazione tra qualità della produzione alimentare e territorio. Canzoni, poesie e testi a testimonianza di una consapevolezza acquisita circa la stagionalità delle produzioni, frutta e verdura in particolare, e l’importanza del consumo di prodotti a chilometro zero che, oltre a garantire qualità degli alimenti, permette di sostenere le tante aziende agricole del Lazio che quotidianamente producono per le nostre tavole.
Temi sui quali si sono soffermati nel corso della mattinata, sia l’assessore all’agricoltura della Regione Lazio, Carlo Hausmann, che l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati, intervenuti all’incontro.
L’assessore oltre ad apprezzare il lavoro svolto e a sottolineare il valore formativo delle iniziative intraprese, ha preso spunto da una delle rappresentazioni predisposte dai ragazzi sul “semaforo alimentare” per richiamare la recente disputa che ha opposto il nostro Paese all’Inghilterra nel merito delle indicazioni da apporre sulle confezioni dei prodotti alimentari per guidare le scelte del consumatore.
“Pensate che in Inghilterra – ha detto Hausmann rivolto ai ragazzi- hanno fatto il ‘semaforo alimentare’, lo stesso semaforo che avete fatto voi, però il loro è un pò strano. Loro hanno detto che valgono solo le calorie, ossia quanta energia è presente nel cibo e per questo hanno inserito nel rosso, del semaforo alimentare, l’olio di oliva. Noi ci siamo arrabbiati, non solo perché l’olio di oliva è uno degli alimenti più buoni, ma anche perché è uno dei più importanti per la nostra salute”.
Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, dopo aver ricordato che il progetto “Sapere i Sapori” ha coinvolto nella precedente edizione dello scorso anno 26mila ragazzi per oltre 200 scuole in tutte le province del Lazio, ha voluto ringraziare docenti e alunni che “con grande simpatia, fantasia e passione ci danno l’opportunità di dare informazioni sull’educazione alimentare. Cosa mangiare, quando mangiare e come mangiare – cose molto importanti per assicurare ai ragazzi una corretta crescita – e poi il rapporto fra le vitamine, le proteine e i grassi, la famosa piramide alimentare”.
“Sapere come mangiare – ha precisato Rosati – significa anche aiutare la nostra agricoltura, perché significa aiutare i coltivatori del nostro territorio, la famosa agricoltura di prossimità. Tutti questi bambini diventeranno i nostri ambasciatori nelle loro case per orientare la scelta su prodotti che rispettino la stagionalità”.