Giunti ormai alle soglie della nuova campagna di commercializzazione, tutt’altro che confortanti appaiono i primi dati del comparto cerealicolo le cui sorti sono sempre più condizionate dal mercato globale. Particolarmente critica si presenta a livello mondiale la situazione nel caso del frumento dove, a fronte di una lieve diminuzione della produzione (-2,1%), si registra un deciso aumento delle scorte disponibili (+7,4%). Meno preoccupante la situazione di mercato per il mais, ove gli stock iniziali scendono del 9,1% rispetto alla precedente campagna di commercializzazione. Mentre la produzione mondiale di orzo è stimata dall’Internacional Grain Council in crescita del 2,1%, per una disponibilità complessiva di 148,6 milioni di tonnellate.
Questi i primi dati d’insieme emersi nel corso del tradizionale appuntamento che annualmente la Camera di Commercio di Roma e Agro Camera organizzano sotto il titolo di ‘Romacereali’, alla cui realizzazione concorrono anche Regione Lazio e Arsial. Un’occasione di confronto tra i più importanti operatori italiani del settore e che si avvale del contributo di numerosi esperti nazionali e internazionali per tracciare una panoramica, il più possibile esaustiva, della situazione di mercato della filiera cerealicola.
Il comparto è caratterizzato da una sofferenza crescente negli ultimi anni per effetto della tendenziale riduzione dei prezzi di mercato che rende sempre più esiguo, quando non contraddistinto dal segno negativo, il margine di operatività per i produttori, spingendoli progressivamente a ridurre le superfici investite. Scese nel 2018, a livello nazionale, di un ulteriore punto percentuale sull’anno precedente.
Per saperne di più, scarica il rapporto sintetico sulla “Campagna cereali 2018/2019”, predisposto da Agro Camera