Il workshop all’Orto botanico di Roma traccia una panoramica a 360 gradi su aspetti normativi, problematiche di coltivazione e di mercato, ricerca e innovazione di un comparto dalle mille potenzialità, di cui le istituzioni stentano a prendere coscienza.
Si è registrato il tutto esaurito ieri all’appuntamento presso l’Orto botanico di Roma dove era in programma il workshop “Ricerca, sviluppo e innovazione nel settore delle piante aromatiche e officinali. L’attività nella regione Lazio”, promosso e organizzato da Arsial, Crea-AA e Centro Appenninico del Terminillo dell’Università di Perugia. Un’occasione pianificata per presentare i risultati conclusivi del progetto Pro.Arom, “PROduzione sostenibile di specie AROMatiche in pieno campo nel territorio laziale: indagini preliminari sulla produttività e sulla sostenibilità del sistema” sviluppato dalle tre istituzioni promotrici, che in realtà si è trasformato, grazie al contributo di esperti in varie discipline, in una panoramica a tutto campo sul settore delle piante aromatiche e officinali, travalicando ampiamente i confini regionali per abbracciare un contesto transnazionale dalle molteplici sfaccettature.
Il crescente interesse per le piante officinali e aromatiche e relativi derivati, trae origine da una domanda di mercato in forte ascesa, come documentato dal ‘Piano di settore delle piante officinali e aromatiche 2014-2016’. Una tendenza espansiva che trova ulteriore conferma, anche sul piano normativo, in seguito all’entrata in vigore del “Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali” (Decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 75), finalizzato a disciplinare il settore.
Si aprono quindi nuove opportunità di sviluppo per l’intera filiera, rispetto alle quali si pone il problema di orientare correttamente la scelte delle imprese interessate alla produzione. Il lavoro coordinato tra le istituzioni competenti operanti sul territorio e la collaborazione tra gli esperti degli enti di ricerca interessati all’argomento, rappresenta un tentativo di rispondere, in modo sinergico, alla domanda di assistenza tecnica che proviene dal mondo degli operatori.
Il workshop ha fornito l’occasione per presentare il nuovo quadro normativo di riferimento che regolamenta il comparto delle piante officinali e aromatiche; per illustrare l’andamento di mercato che caratterizza questo segmento di produzione; per far conoscere e divulgare l’esperienza di progetti e network internazionali operanti nel campo, per illustrare infine i primi risultati del progetto Pro.Arom, ma anche quelli di tante altre ricerche in corso che associano quasi sempre alle finalità più svariate, spunti e indicazioni di particolare interesse. Si è parlato così dell’impiego delle piante aromatiche e officinali per salvaguardare la biodiversità delle api, dell’estrazione di oli essenziali da destinare al controllo delle infezioni microbiche, delle sperimentazioni in corso per il loro impiego nella difesa delle specie ortive contro i patogeni sistemici.
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