Arsial ha cominciato la manutenzione del suo patrimonio di alberature stradali e fasce frangivento. Un primo intervento ha riguardato la messa in sicurezza eseguita in seguito a segnalazioni dei cittadini e delle amministrazioni locali. Sono stati eliminati quei rami secchi o particolarmente sporgenti che costituivano un potenziale pericolo in particolare per la circolazione stradale. Tagliate al colletto quelle piante deperienti e vetuste che non assicuravano le dovute condizioni di sicurezza.
Si è trattato quasi esclusivamente di interventi su esemplari di eucalipto, latifoglia sempreverde di origine australiana, utilizzata nelle opere di bonifica in quanto essendo particolarmente esigente d’acqua costituisce una sorta di pompa naturale per asciugare i terreni. Nonché, dato l’elevato sviluppo della chioma, funzionale come fascia frangivento, ossia in grado di preservare le colture agricole dall’effetto dei venti ricchi di salsedine provenienti dal mare. La specie ha elevate capacità rigenerative, e dalle ceppaie delle piante tagliate ricresceranno numerosi polloni, che, adeguatamente selezionati, porteranno in pochi anni allo sviluppo di nuovi fusti.
L’intervento è stato eseguito in una logica di sviluppo sostenibile, il materiale legnoso non è infatti stato conferito a discarica, ma utilizzato per produrre cippato che andrà ad alimentare centrali a biomassa. La cessione di questo materiale è stata anche fonte di un piccolo ma significativo introito per l’Agenzia, che ha potuto scalarlo dai costi sostenuti per l’intervento.
Ci occuperemo ora di pianificare la manutenzione di tutto il patrimonio di alberature Arsial, con particolare riguardo per le fasce frangivento, una ricchezza da preservare per la sua utilità sociale, con le sue ormai funzioni paesaggistiche e con il suo ruolo nella difesa delle colture agricole. Restituiremo sicurezza e funzionalità attraverso una accurata e specifica pianificazione, i cui primi interventi saranno messi in opera a partire già dai prossimi mesi. Continueremo ad operare nell’ottica dello sviluppo sostenibile, secondo la quale tanto taglio e tanto faccio ricrescere, alimentando la filiera del cippato così da poter operare sostanzialmente a costo zero.
Un breve video: