Presentata all’enoteca regionale Palatium la partecipazione del Lazio a Vinitaly 2015: un padiglione di 1.600 metri quadri, 51 aziende vitivinicole della regione, uno sforzo congiunto delle istituzioni e delle istanze rappresentative del territorio, dalle Camere di Commercio, ai Gal, alle Strade dei Vini.
“Vinitaly non è una parentesi nel deserto, ha detto nel corso della conferenza stampa il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E’ il tassello di una strategia che sta cambiando anche la nostra regione, rendendola sempre più protagonista e più forte.”
“Tre, le novità più importanti, ha proseguito Zingaretti. Arriviamo al Vinitaly a testa alta, senza più debiti. I conti sono a posto; portiamo 51 aziende produttrici, l’anno scorso erano 42; grazie alla collaborazione con l’Azienda Romana Mercati non ci saranno solo le aziende a promuovere i propri prodotti. Non solo vino, ma anche un ricchissimo programma giornaliero per la promozione dei prodotti gastronomici. Saremo accanto ai produttori di buon vino, promuovendo un bel territorio e un bel sistema”.
E sul fatto di essere riusciti a fare sistema esprime la propria soddisfazione anche l’assessore all’agricoltura, Sonia Ricci. “il messaggio che abbiamo lanciato l’anno scorso, che era l’anno zero, è stato colto dalle nostre imprese. Con lo sforzo dei nostri produttori siamo riusciti a mettere insieme, attorno a un tavolo, le istituzioni e chi si occupa di promozione, per far diventare finalmente il Lazio una delle regioni che può dire qualcosa anche sul vino”.
“Iniziamo a fare sistema, conferma Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, e questa è una grande novità e dentro l’unità, naturalmente, ci sono le eccellenze. Per il Lazio non c’è alternativa se non quella di seguire la strada della qualità e dell’organizzazione. Ecco perché, per la prima volta, abbiamo deciso di fare la profilazione del vino: degli assaggiatori, in maniera anonima, hanno fatto l’identikit del vino che è la strada maestra per migliorarlo”. “Ma c’è anche un’altra novità, prosegue Rosati, che abbiamo messo in campo con gli istituti agrari e alberghieri: al Vinitaly non avremo più hostess, ma porteremo il mondo studentesco e i ragazzi più meritevoli che faranno le prime esperienze”.
Così nell’ambito della manifestazione scaligera, all’interno del padiglione Lazio, saranno i ragazzi di due istituti alberghieri a predisporre l’allestimento e a curare la presentazione di una parte dei prodotti territoriali, un’iniziativa che tende a stimolare interesse e a trasmettere conoscenza sul campo ai futuri operatori dell’accoglienza e della ristorazione. Ma, in contemporanea, sarà proposto un ricco programma di appuntamenti dedicati alla promozione del patrimonio enologico del Lazio con l’intento di far emergere e apprezzare il salto qualitativo compiuto dalle aziende vitivinicole della regione negli anni più recenti. Quindi degustazioni, approfondimenti tecnici su particolari aspetti della vinificazione, percorsi dedicati alla conoscenza delle acque minerali del Lazio, incontri e laboratori gastronomici guidati con prodotti del territorio.