Dalla carta al web: il settore vitivinicolo cambia pelle

24/06/2016 - 

A giudicare dall’afflusso, il tutto esaurito ed oltre, il tema è particolarmente sentito. Imprenditori vitivinicoli laziali e addetti ai lavori, tra cui alcuni professionisti del settore, affollano la sala conferenze di Arsial al piano terra di via Lanciani. Parliamo, naturalmente, di registri vitivinicoli e della loro cosiddetta dematerializzazione, cioè del passaggio dalla carta ai registri informatizzati e alla gestione degli adempimenti relativi via web, ma anche dell’esonero dalle registrazioni contabili di cantina per alcune fasce di aziende produttrici di piccole e piccolissime dimensioni. La svolta epocale, come la definisce Adriano Angilletta, funzionario dell’ispettorato repressione frodi (ICQRF) del Ministero dell’agricoltura, prende le mosse dal decreto legislativo 91 (“Campo Libero”), varato dal Governo Renzi e per esso dal Ministro Martina nel corso del 2014, che introduce una serie di interventi mirati alla semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese agricole e si concretizza per il settore vitivinicolo con l’emanazione del successivo DM 293/2015. In vista della dismissione definitiva dei registri cartacei, dove fino ad ora le imprese del settore erano tenute ad annotare manualmente tutte le operazioni di cantina e tutti i movimenti riguardanti le merci manipolate, dall’ingresso delle uve al trattamento delle masse in vinificazione, per finire all’imbottigliamento e alla commercializzazione di vini e sottoprodotti, il Ministero ha avviato una fase transitoria, che si concluderà al 31 dicembre del corrente anno, per agevolare il passaggio al nuovo regime. Di qui l’interesse e la partecipazione alla giornata di formazione per gli operatori del settore operanti nel Lazio, organizzata da Arsial con il supporto di personale specializzato dell’ICQRF (Ispettorato centrale tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero dell’agricoltura), a dimostrazione del fatto che gli imprenditori agricoli rispondono prontamente e in massa qualora le iniziative proposte forniscano risposte concrete a fabbisogni reali. Nel corso della mattinata i relatori hanno condotto, in contraddittorio con i partecipanti, una sorta di simulazione della procedura operativa per l’accesso al sistema informatico di gestione e trasferimento dati dalle unità di produzione al SIAN, il sistema informativo nazionale attivato presso il Ministero dell’agricoltura.

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