Castel di Guido, la Regione Lazio apre la consultazione sul futuro della tenuta

19/04/2017 - 

Si è svolto oggi, presso la sala Tirreno della Regione Lazio, il primo confronto sul futuro dell’azienda agricola di proprietà pubblica, situata alle porte di Roma. Con lo slogan “Castel di Guido guarda al futuro” gli assessorati al bilancio e patrimonio e quello all’agricoltura, guidati rispettivamente da Alessandra Sartore e Carlo Hausmann, hanno promosso un incontro con i comitati, le associazioni e i soggetti interessati al tema della valorizzazione della Tenuta.

Si tratta di una proprietà pubblica di oltre 2.000 ettari, situata nell’agro romano all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano, di notevole interesse ambientale e produttivo, dove viene praticata la coltivazione biologica di cereali e di colture foraggere, l’allevamento di bovini maremmani, la produzione di carni DOP di vitellone della Maremma, di latte bio, di miele e olio.

Per non disperdere questo enorme patrimonio e puntare alla sua valorizzazione, la Regione Lazio ha sottoscritto un Accordo di collaborazione con l’ARSIAL, l’Università della Tuscia, Roma Capitale e il MIPAAF – istituzioni presenti all’incontro di oggi – finalizzato, tra l’altro, alla redazione di una bozza di bando pubblico.

Tema comune ai diversi interventi che si sono succeduti nell’arco della mattinata – tra gli altri quelli di Legacoop Lazio, CGIL, UILA, Associazione sociale Arpa, Campagna romana bene comune, Agave Onlus, Confcooperative Lazio, Coldiretti Lazio – oltre all’apprezzamento per il lavoro svolto finora dall’amministrazione regionale, il richiamo alla necessità di “fare sistema” per assicurare un futuro alla tenuta di proprietà pubblica.

Una nota ufficiale, diffusa dalla Regione Lazio a conclusione dell’incontro, richiama l’attenzione sulla “volontà, sia dell’amministrazione regionale sia delle varie realtà che operano intorno a Castel di Guido, di trovare soluzioni gestionali unitarie nell’ottica della multifunzionalità di questo straordinario bene regionale; di puntare alla conservazione del capitale naturale e del metodo di coltivazione biologica; di valorizzare le risorse archeologiche; di dare spazio alle associazioni e ai servizi alle persone e di tutelare non solo l’occupazione attuale, obiettivo essenziale e condiviso, ma anche di aumentarla e incrementare l’indotto”.

Intanto rimane aperta, ancora per una settimana, la consultazione delle parti interessate, che attraverso la mail casteldiguido@regione.lazio.it potranno inviare il proprio contributo sull’argomento.