Azienda Sperimentale Arsial di Velletri, la vendemmia prosegue a pieno ritmo

13/09/2022 - 

La vendemmia in corso dell’Azienda Dimostrativa di Velletri sta fornendo spunti interessanti sull’andamento dell’annata, da verificare in sede di vinificazione. Un’annata caratterizzata soprattutto da temperature alte e piogge scarse.

Prosegue a pieno ritmo la vendemmia nell’Azienda Dimostrativa Sperimentale Arsial di Velletri, iniziata alla metà agosto, con un anticipo stimato in sette giorni rispetto all’annata precedente.

La vendemmia nell’azienda Arsial di Velletri interessa esclusivamente vitigni autoctoni e resistenti, coltivati per l’impiego in prove sperimentali, finalizzate al miglioramento della conduzione agronomica, alla riduzione dell’impatto ambientale delle coltivazioni e alla verifica della risposta viticola ed enologica rispetto al pedoclima regionale.

Al momento, dei 15 vitigni autoctoni messi a dimora nell’azienda di Velletri, tutti iscritti nel Registro volontario Regionale (RVR), che tutela la nostra biodiversità di interesse agrario, sono state vinificate in purezza esclusivamente le uve di Maturano b., Capolongo b., Maiolica n. (Nostrano), Cesenese n., Calamaro n.

Riguardo ai vitigni conosciuti come “resistenti”, caratterizzati proprio dall’alta resistenza alle malattie fungine, sono state vinificate in purezza le uve di 8 varietà: Fleurtai b., Sauvignon Kretos b., Soreli b., Sauvignon Nepis b., Julius n., Merlot Kanthus n., Cabernet Volos n. e Merlot Khorus. Varietà coltivate nell’azienda di Velletri e in corso d’iscrizione nel Registro Regionale delle varietà di vite classificate idonee alla produzione di uva da vino.

IL FATTORE CLIMA
Dopo una stagione estiva così calda, resta comunque da verificare l’impatto del fattore clima sulla produzione finale. La stazione agrometereologica posta in azienda ha rilevato un andamento climatico stagionale caratterizzato da piogge scarse (- 402 mm rispetto alla media storica), temperature medie alte (+2-3°C rispetto alla media storica) e da un bilancio idroclimatico (BIC) segnato dal forte deficit idrico. Aspetti che hanno determinato una gestione ottimale delle patologie della vite, ma anche l’insorgere di uno stress idrico molto forte, alleviato solo in parte dalle piogge settembrine.