Arsial e Università La Sapienza impegnate in un progetto per il censimento e l’inventariazione dell’Archivio storico dello Stabilimento Ittiogenico di Roma.
Grazie ad una convenzione sottoscritta tra l’Osservatorio Faunistico Regionale di Arsial e il Dipartimento di scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche dell’Università La Sapienza è in corso di attuazione la schedatura dell’Archivio Storico dell’ex Stabilimento Ittiogenico di Roma, confluito in Arsial nel 1995, dopo essere stato per qualche anno dislocato presso l’Assessorato Agricoltura della Regione Lazio.
La struttura originariamente operante presso il Ministero dell’Agricoltura e Foreste era subentrata nel 1921 alla pre-esistente Stazione di Piscicoltura di Roma, istituita con Regio Decreto del 4 agosto 1895. L’archivio relativo alle sue attività abbraccia quindi più di un secolo di storia e conserva i documenti relativi alla distribuzione del novellame di pesci per il ripopolamento delle acque interne (laghi, fiumi, torrenti), mediante acquisto, raccolta e produzione diretta, con operazioni di fecondazione artificiale, di materiale ittico da seminare.
Il fondo archivistico, attualmente ospitato presso la sede Arsial di via Lanciani, è da considerarsi di particolare importanza per la ricostruzione delle origini e dello sviluppo dell’acquacoltura in Italia, specie nelle regioni del centro, sud e isole. Contiene inoltre importanti informazioni – tra cui tutti i dati dei ripopolamenti ittici effettuati dal 1895 fino agli anni ’80 del secolo scorso – che possono essere di estremo aiuto per risalire alla consistenza delle popolazioni autoctone e per tracciare l’evoluzione dello stato della biodiversità ittica nel centro-sud della Penisola, nel corso degli ultimi 150 anni.
Il progetto di riordino, denominato archittio, ha come obiettivo il censimento, la schedatura e l’inventariazione dei circa 35 metri lineari di documentazione storica conservata, nonché l’elaborazione di una proposta di scarto e di destinazione/conservazione dell’archivio.
La redazione di un inventario analitico dell’esistente, prevista per la fine del corrente anno, permetterà di accedere più agevolmente alla consultazione da parte di esperti e cultori della materia. Le informazioni relative saranno messe a disposizione dall’Agenzia attraverso il proprio portale istituzionale.