Si rafforza il sostegno di Arsial al progetto “Terra Terra”, l’iniziativa promossa dall’associazione Libera contro le mafie che ha coinvolto un gruppo di detenute di Rebibbia nella messa a coltura di un’area agricola all’interno dell’istituto penitenziario.
Dopo un periodo di rodaggio iniziale, le donne impegnate nelle attività di coltivazione chiedono di poter fare un salto di qualità, prendendo in carico anche una parte delle attività di trasformazione dei prodotti ottenuti. Così l’Agenzia si impegna a fornire le attrezzature minime indispensabili per attrezzare i laboratori.
“L’Arsial continua con il suo sostegno al progetto – dichiara l’amministratore unico Antonio Rosati – quest’anno verranno offerti in comodato d’uso dei macchinari che potranno essere utilizzati per la trasformazione e la preparazione di marmellate, confetture e succhi di frutta, e un termo-sigillatore”.
A raccontare l’esperienza maturata all’interno del carcere, un documentario dal titolo ‘Terra terra. Il campo di grano rubato al carcere’, realizzato da Giulia Merenda e presentato in anteprima alla Casa del cinema di Roma.