Con il sostegno della Regione Lazio e di Arsial nasce “Vigne di Roma”, una rete di imprese del settore vitivinicolo laziale la cui finalità è quella di lavorare insieme per “innovare e accrescere la capacità di sviluppo economico e la competitività sul mercato locale, nazionale e internazionale, migliorando la conoscenza e la diffusione delle tipicità della produzione enologica della nostra regione”. Undici aziende, tra le più innovative e dinamiche della realtà vitivinicola laziale che, a conclusione della passata edizione del Vinitaly, hanno raccolto la sfida lanciata dalle istituzioni regionali per un maggior impegno unitario dei produttori sulle strategie di promozione del vino del Lazio. “Vigne di Roma – come ricorda Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial – è frutto di tante riflessioni e idee che, a partire dal Vinitaly della scorsa edizione, sono state condivise e sviluppate insieme. Oggi quelle idee sono diventate una realtà, pronta a mettere a frutto un grande obiettivo, quello di lavorare in squadra, con traguardi condivisi e vantaggi evidenti per tutti. Il mio auspicio – conclude Rosati – è che “Vigne di Roma” rappresenti presto sui mercati, anche internazionali, la qualità dei nostri vini e una percezione positiva dei territori della nostra regione”.

Positivo anche il giudizio di Carlo Hausmann, assessore all’agricoltura della Regione Lazio, in merito alla costituzione della nuova rete tra imprese che, in vista della prossima scadenza del Vinitaly, invita tutti i protagonisti della filiera vitivinicola regionale “a cogliere l’opportunità di un confronto costruttivo per continuare ad alimentare la strada dello sviluppo”.

Intanto la nuova rete imprenditoriale si costituisce, con l’adesione delle seguenti aziende: 1) Marco Carpineti 2) Casale del Giglio 3) Azienda vinicola Falesco 4) Azienda biologica De Sanctis 5) Torre in Pietra Leprignana 6) Tenuta Sant’Isidoro 7) Terre dei Pallavicini 8) Cooperativa agricola Cincinnato 9) Azienda vinicola Federici 10) Casale della Joria 11) Azienda agricola Poggio le Volpi.