Un terreno di proprietà di Arsial, abbandonato da tempo, una piccola comunità di ex assegnatari della riforma fondiaria situata sulla Tiberina, in località Borgo Sant’Isidoro, l’esigenza di disporre di uno spazio verde attrezzato su cui creare un’area giochi per bambini e ove organizzare momenti di aggregazione tra le famiglie residenti.
Sono questi gli ingredienti di una piccola vicenda “di quartiere”, in sospeso da anni, che ha trovato soluzione nella giornata di ieri con la sottoscrizione di un atto di concessione da parte di Arsial. Così i rappresentanti dei residenti, riuniti in associazione, prendono in carico per la durata di quarant’anni, a un canone simbolico di cento euro l’anno, l’area verde da mettere a disposizione dei circa 50 nuclei familiari che vivono nell’area.
“Finalmente, abbiamo uno spazio dove poter svolgere le attività ricreative per i bambini che abitano in questa borgata – commenta soddisfatta una delle giovani rappresentanti dell’associazione che si è battuta per rivendicare la gestione dell’area verde – sicuramente avremo anche modo di svolgere iniziative per le persone più adulte, fino agli anziani”.
“Oggi è una buona giornata – ha detto Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, all’atto della sottoscrizione dell’atto di concessione – questi ragazzi sono fantastici, la loro attività è una metafora di quel nuovo Umanesimo a me caro. Avevamo preso l’impegno di assegnare loro questi duemila metri quadri per far svolgere le loro attività culturali, dall’assistenza alle persone anziane, all’insegnamento dell’italiano per gli immigrati, fino alla raccolta di materiale utile per le persone meno abbienti. Qui si dimostra che una comunità vivendo insieme può vivere bene. Questa concessione consentirà loro di essere più forti.”
“Come Regione Lazio – ha concluso Rosati – volevamo dimostrare che un’altra via è possibile”.