“The Rome Table”, l’ortofrutta del Lazio cerca nuovi sbocchi

07/11/2018 - 

Gli incontri B2B tra operatori per favorire gli scambi con l’estero nel settore dell’ortofrutta fresca, organizzati a Roma dall’Agenzia Omnibus per conto di un’ampia platea di partner, grazie anche al sostegno di Arsial.

“The Rome Table – Fresh world B2B meetings” inaugura la sua seconda edizione nei giorni 6 e 7 novembre presso l’hotel Parco dei Principi di Roma, dopo l’esordio del 2017 e soprattutto sulla scia dell’interesse suscitato dalla formula innovativa che propone. Far incontrare nell’arco di due giorni, sulla base di una tempistica stringente, il maggior numero di operatori italiani dell’ortofrutta con bayer stranieri operanti sui principali mercati europei e mondiali, rigorosamente certificati per la loro affidabilità da Euler Hermes, società del gruppo Allianz specializzata nell’assicurazione del credito, allo scopo di intessere relazioni commerciali reciproche nell’ambito di un contatto bilaterale diretto, B2B per l’appunto. Ciò che accade spesso in maniera casuale nel corso delle manifestazioni fieristiche specializzate il cui scopo finale è anche in questo caso l’incontro tra domanda e offerta, qui avviene in maniera programmata, con una selezione accurata del mercato finale e degli operatori interessati e soprattutto con ritmi più intensi e in numero più elevato, con notevole risparmio di spese ed energie. Soprattutto tenendo presente che in questo caso, come sottolinea Antonio Felice, direttore dell’Agenzia di comunicazione Omnibus che cura l’evento, ci troviamo veramente di fronte ad un mercato globale, con una miriade di merci diverse, spesso deperibili e altrettanti operatori. L’ortofrutta fresca come nessun altro comparto dell’agroalimentare opera a tutto campo, con flussi di merci da e per tutte le parti del mondo.

Come è naturale quindi, quando la formula funziona perché viene incontro ad esigenze reali e diffuse, la risposta non si è fatta attendere. All’iniziativa hanno aderito circa 90 imprese italiane, per un 60% già presenti all’edizione del 2017, facendo registrare un incremento complessivo nell’ordine del 20% sulla partecipazione registrata l’anno scorso. Tra gli operatori alla produzione e al commercio ortofrutticolo ci sono sette imprese del Lazio, tutte o quasi operanti nella provincia di Latina, areale di elezione per gli indirizzi produttivi interessati. “L’iniziativa ci è sembrata interessante, una bella idea mettere assieme in un luogo determinato e per giunta non lontano da casa tanti potenziali clienti con cui potersi incontrare e a cui presentare la propria gamma di prodotti – dichiara Salvo Sortino responsabile commerciale della Cooperativa Centro Lazio, un’organizzazione di produttori che raggruppa una ventina di aziende agricole in agro di Sabaudia e che mette insieme oltre 250 ettari di terreno coltivati ad ortaggi da frutto, soprattutto zucchine, ma anche melanzane, cetrioli, peperoni e che da quest’anno ha associato anche un’azienda che produce melograno. Quattordici milioni di chilogrammi di prodotto destinati per il 20% all’esportazione, soprattutto in nord Europa e per il restante 80% al mercato nazionale. Tutto rigorosamente preparato per le esigenze della Grande distribuzione organizzata italiana ed estera. Ma all’appuntamento, tra le aziende laziali si fanno anche delle scoperte del tutto inattese, come nel caso di Ortolanda un’impresa specializzata nella produzione di ravanello, oltre 40 ettari di tunnels in agro pontino, con sede a Borgo Grappa di Latina. Si tratta di imprenditori olandesi dediti da più generazioni alla coltivazione specializzata del ravanello nel proprio Paese che volendo potenziare l’attività hanno scelto il sud del Lazio “sia per le condizioni climatiche, ma anche per la dotazione infrastrutturale orientata all’esportazione”, dopo aver analizzato a fondo le opportunità offerte da un ampio ventaglio di Paesi mediterranei.

Continua a leggere