Tarquinia, nuove prospettive per l’ex conservificio di proprietà ARSIAL

17/04/2015 - 

Sottoscritto a Tarquinia un protocollo di intesa tra Arsial e Comune per la valorizzazione dell’ex conservificio, impianto agroindustriale per la lavorazione del pomodoro di proprietà dell’Agenzia, da anni in stato di abbandono. Parte della struttura ospiterà nell’immediato servizi di logistica finalizzati alla sicurezza del territorio, tra cui Vigili del Fuoco e Protezione civile regionale, mentre nel breve-medio periodo si punta su progetti di sviluppo in campo agroalimentare, capaci di portare valore aggiunto alle produzioni agricole locali.

“A Tarquinia – dichiara Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial – il vecchio pomodorificio era diventato il simbolo di un degrado insopportabile, frutto di insicurezza e anche di rischio e pericolosità. Uno scandalo vero e proprio. E poi c’è un risparmio economico: l’amministrazione comunale potrà portare qui i Vigili del fuoco risparmiando circa 200mila euro di affitti. Porteremo qui la Protezione civile regionale. Sarà un grande polo della sicurezza e la Regione avrà un risparmio intorno a un milione di euro, come logistica. L’Arsial indubbiamente pagherà meno tasse, meno IMU sugli edifici”.

Nell’immediato quindi risparmi per le pubbliche amministrazioni coinvolte e contrasto all’abbandono e al degrado, prospettive invece di nuovi investimenti e creazione di posti di lavoro con progetti legati alla trasformazione di prodotti agricoli locali e all’intercettazione dei flussi turistici che fanno capo al porto di Civitavecchia.

“Daremo vita a un grande progetto agroindustriale – aggiunge al proposito Antonio Rosati. Ci sono già molti imprenditori che si sono fatti avanti, noi entro i primi giorni di giugno usciremo con un bando europeo perché voglio ricordare che qui siamo a 8 chilometri dal porto di Civitavecchia, dove passano 2 milioni e mezzo di crocieristi, e naturalmente siamo lungo l’autostrada, in una zona prettamente turistica. Le idee sono o un caseificio, o un grande centro di trasformazione delle nocciole. Penso che solo questo progetto creerà una cosa come 40 posti di lavoro nel territorio”.

“In accordo con il porto di Civitavecchia, prosegue Rosati, cercheremo di portare qui i due milioni e mezzo di croceristi per fare incontrare loro i prodotti di questo territorio: vino, olio, ortofrutta, i famosi asparagi di questo triangolo. Tutto questo materialmente si vedrà in sette o otto mesi, ma il polo per la sicurezza partirà da subito. Sono contento, in soli sei mesi diamo il segnale che fare buona amministrazione si può, anche in Italia”.