Soggetti attuatori: ARSIAL – CREA OF
Il progetto parte dal monitoraggio fitosanitario delle colture delle varietà tutelate di specie erbacee, a partire da sopralluoghi presso gli agricoltori delle varietà locali a rischio di erosione. Le osservazioni in campo e gli studi sono stati realizzati su: patologie dell’apparato tellurico, patologie dell’apparato aereo, patologie del seme e patologie sistemiche.
Nel corso dei primi sopralluoghi sono stati prelevati campioni di terreno per lo studio del microbioma del suolo anche dove per ora non vi siano sintomi di presenza di patologie. Il supporto tecnico scientifico ai tecnici ARSIAL e alle comunità di agricoltori, è stato realizzato nel corso dei diversi sopralluoghi effettuati dal Dott. Infantino, che ha illustrato ai coltivatori delle singole località oggetto di monitoraggio le caratteristiche principali delle malattie riscontrate (identificazione, ciclo biologico) e le eventuali strategie di contenimento, compatibili con il tipo di coltivazione (convenzionale, organica, integrata). Nel corso di incontri tenuti con gli agricoltori (14 luglio 2021 a Leonessa, 15 luglio 2021 ad Atina, 18 settembre 2021 a Velletri, 28 luglio 2022 a Vallepietra) è stata prodotta documentazione iconografica e tecnica delle principali malattie dei cereali e del fagiolo unitamente a suggerimenti sui relativi metodi di lotta.
Il dato complessivo finale delle osservazioni effettuate ha permesso di definire un quadro fitopatologico soddisfacente per quanto riguarda i cereali, se si esclude un sito di campionamento nel quale è stata osservata un’incidenza elevata di Tilletia laevis. La gran parte delle aziende visitate sono di ridotte dimensioni e le coltivazioni sono eseguite in regime di agricoltura biologica. Questo lascia supporre la presenza di una elevata biodiversità microbiologica, che dovrà essere validata mediante le analisi del microbioma. Complessivamente sono stati svolti dai patologi del CREA-DC, 41 sopralluoghi direttamente nei siti di conservazione in situ/on farm delle risorse genetiche autoctone di specie erbacee, per verificare la presenza di infezioni di campo e la suscettibilità delle varietà locali ad alcune patologie (funginee, virali, ecc.), e in particolare ha riguardato le seguenti varietà locali: Aglio Rosso di Castelliri, Aglio Rosso di Proceno, Fagiolina Arsolana, fagiolo Cannellino di Atina, Fagiolo di Marano Equo, Fagiolo a Pisello, Fagiolo del purgatorio, il Fagiolone di Vallepietra, Farro dell’Alta valle del Tronto, Lenticchia di Rascino, mais Agostinella, peperone Cornetto di Pontecorvo, pomodoro Spagnoletta di Formia e Gaeta, sedano Bianco di Sperolonga, trifoglio pratense Bolognino. Allo stesso tempo sono stati svolti ulteriori 12 sopralluoghi presso campi coltivati con accessioni di mais e frumento, ancora in caratterizzazione oppure costituiti da materiale eterogeneo, per monitorare lo stato fitosanitario presso agricoltori che riproducono seme in azienda