Con una dotazione finanziaria di 780 milioni di euro tra risorse comunitarie, nazionali e regionali, 77 milioni in più rispetto alla precedente programmazione e un articolato pacchetto di misure a sostegno del settore agricolo e dei territori rurali della regione, il nuovo piano di sviluppo rurale del Lazio 2014-2020 sembra avere tutte le carte in regola per dare un contributo sostanziale alla ripresa dell’economia regionale.
Un programma che si snoda attraverso 6 direttrici principali: il trasferimento dell’innovazione e della conoscenza, il sostegno alla competitività del sistema agricolo e delle sue imprese, l’organizzazione e l’integrazione di filiera, la valorizzazione degli ecosistemi, l’uso efficiente delle risorse, lo sviluppo dei territori e l’inclusione sociale.
“Un’agricoltura semplice, innovativa e solidale, capace di essere una risorsa preziosa per i giovani e in grado di rilanciare la competitività del sistema imprenditoriale agricolo”, questi i principi ispiratori del Piano secondo l’assessore all’agricoltura della Regione, Sonia Ricci, intervenuta questa mattina a Roma, presso l’auditorium Antonianum, alla presentazione del nuovo periodo di programmazione.
“E’ vero che si è trattato di un lungo parto – ha precisato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – ma ora che il bambino è nato non possiamo più sbagliare nulla. In gioco c’è la possibilità di voltare pagina ma anche di segnare la qualità di sviluppo della seconda Regione per Pil d’Italia: la nostra”. L’agricoltura e i territori, ha proseguito Zingaretti, sono al centro della nostra idea di sviluppo perché questo è quello che tutto il mondo chiede all’Italia: qualità, cibo, orizzonti, borghi, insomma tutto quanto ruota intorno all’agricoltura e alla conservazione delle risorse del territorio.