Rapporto ISMEA 2019: l’agricoltura italiana è la più multifunzionale d’Europa

07/01/2020 - 

 Il rapporto Ismea 2019, in linea con i precedenti, conferma l’orientamento multifunzionale dell’agricoltura italiana.  

Il rapporto annuale dell’Istituto Servizi per il Mercato Agricolo Agroalimentare conferma l’importanza della multifunzionalità nel panorama agricolo nazionale. Con un giro d’affari che ammonta a 4,6 miliardi di euro quella italiana può oramai essere definita l’agricoltura più multifunzionale d’Europa. In Italia il valore delle attività multifunzionali, sommato a quello delle attività di supporto, intese come contoterzismo e prima lavorazione dei prodotti, copre il 20,6% del volume economico prodotto dall’intera agricoltura. Inoltre, sempre secondo Ismea, circa un quarto del valore economico derivato da attività multifunzionali e servizi agricoli in area UE, viene sviluppato nel nostro Paese.

Per quanto fondamentale, sul nostro territorio nazionale l’importanza della multifunzionalità supera l’aspetto economico e si arricchisce di componenti socioculturali molto forti, grazie al ruolo di primo piano che le aziende agricole stanno rivestendo nella valorizzazione del patrimonio culturale, nella promozione dell’enogastronomia, nella conservazione dell’ambiente, nella prestazione di servizi educativi e nell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

Sempre secondo il rapporto, proprio la forte incidenza della multifunzionalità, fa dell’agricoltura italiana un esempio di diversificazione, all’avanguardia soprattutto negli aspetti legati alla fruizione turistica, alla ristorazione e alla valorizzazione dell’enogastronomia. Questa massiccia diversificazione, presente in ogni angolo della Penisola, contribuisce a rendere le nostre imprese più sensibili agli stimoli di mercato, ne aumenta la connessione con il territorio e le aiuta a fronteggiare meglio i cambiamenti del contesto economico.

L’AGRITURISMO
L’espressione più conosciuta della multifunzionalità italiana resta comunque l’agriturismo, che conferma la sua fase di espansione, sia dell’offerta che della domanda. Secondo le stime Ismea, basate sul rapporto Istat 2018, in Italia sono attive 23.615 aziende agrituristiche (+ 0,9% rispetto al 2017), con una dotazione complessiva di circa 263 mila posti letto, oltre 11 mila piazzole di sosta per campeggiatori e 462 mila posti a tavola. Gli agriturismi italiani, nel corso del 2018, hanno venduto 13, 4 milioni di pernottamenti, oltre la metà dei quali a turisti stranieri. La presenza estera nei nostri agriturismi, storicamente molto forte, è ancora trainata dai turisti tedeschi, seguita olandesi e francesi.

FATTORIE DIDATTICHE E AGRICOLTURA SOCIALE
Come per l’agriturismo, il rapporto conferma la crescita delle fattorie didattiche sull’intero territorio nazionale. Lo stesso vale per l’agricoltura sociale, divenuta una realtà tangibile in tutto il Paese, sia in termini economici che socio-assistenziali. Le rilevazioni Ismea, compiute nel corso del 2019, documentano l’esistenza di 3.010 fattorie didattiche (12% rispetto al 2018) e 229 (12% rispetto al 2018) attività di agricoltura sociale iscritte negli elenchi.

IL LAZIO
Nel Lazio i numeri della multifunzionalità confermano la crescita generale del comparto. Nella nostra regione le attività multifunzionali e quelle turistiche connesse alla valorizzazione della campagna hanno ancora un forte margine di crescita, in considerazione delle attrazioni presenti e del rinnovato interesse per la tradizioni enogastronomiche e la ruralità. Nel Lazio, dopo il passaggio di competenze dalle Province alla Regione, è stato istituito un elenco unico delle attività multifunzionali articolato per tipologie, attualmente in fase di revisione. Ad oggi, sul territorio regionale operano 1.270 agriturismi, 60 fattorie didattiche e 54 fattorie sociali (fonte Arsial).

Vai al rapporto