Quasi 200 le imprese artigiane coinvolte nella selezione del ‘Premio Roma 2017’, il tradizionale appuntamento promosso dalla Camera di commercio di Roma con Agrocamera e Unioncamere Lazio, che ha visto quest’anno per la prima volta anche la partecipazione e il sostegno di Arsial. Due le selezioni previste, un dedicata al pane e ai prodotti da forno l’altra, che vanta una tradizione più antica, dedicata ai formaggi.
Tra i 130 i prodotti da forno, pane, pizza e biscotti, presentati in concorso e le 54 aziende partecipanti è il panificio Salvati, con i tozzetti alle nocciole ad aggiudicarsi il Premio Roma, insieme a Cuore di Grano per la pizza bianca e a Pan Ciavatta per il miglior pane prodotto da un giovane imprenditore. Il miglior pane di grano duro è invece opera di Scorsoni Aronne, titolare di Pane e dolci di Roma, mentre per il pane di grano tenero eccelle il forno Baldassarra Angelica di Frosinone. Per le proposte innovative, si distingue infine la Società agricola Fortunato.
Nella seconda parte della mattinata, la premiazione delle aziende che si sono distinte per i migliori formaggi. Ad aggiudicarsi il titolo per la sezione Roma e Lazio, Terra mia (tipologia paste filate fresche), l’Azienda agricola Gentili per i formaggi freschi e Agricoltura nuova Scsai per quelli stagionati, mentre per gli affinati il premio è andato all’Azienda agricola Monte Jugo di Viterbo. E ancora, tra i primi classificati, anche il Caseificio Porta Roma di Latina e la Quercia.
“Il pane è la nostra cultura, la nostra tradizione – ha detto l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati – Tutti vogliono mangiare italiano e in questo senso le aziende familiari sono fondamentali, ma abbiamo un difetto: non mettiamo insieme i talenti”.
“La mia proposta – ha aggiunto Rosati – è di raccogliere e presentare unite le grandi eccellenze laziali, i prodotti da forno, i formaggi e i nostri olii, sotto un’idea comune che si può sintetizzare in un logo e uno slogan facili e riconoscibili, senza la specificità aziendale”.
Carlo Hausmann, assessore all’agricoltura della Regione Lazio, ha ricordato “il grande lavoro di promozione fatto dal sistema camerale e da Arsial” e ha sottolineato l’importanza del concorso, precisando che “esiste una nuova genesi del tipico in cui gli ingredienti sono quelli originali del territorio”.