Più innovazione alle imprese per la qualità del vino laziale

11/04/2016 - 

Siamo al Vinitaly e nel padiglione del Lazio, tra le tante iniziative in programma, un momento di approfondimento viene dedicato ai territori e ai vitigni autoctoni della nostra regione, una sorta di tavola rotonda a cui partecipano, oltre all’assessore all’agricoltura della Regione Lazio Carlo Hausmann, anche l’amministratore unico di Arsial Antonio Rosati, il consigliere regionale Riccardo Valentini, il professor Attilio Scienza esperto viticolo, docente presso l’Università di Milano, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella.

L’intervento dell’assessore all’agricoltura punta diritto al tema del trasferimento di innovazione per garantire un futuro di qualità al vino laziale.

“Nel Lazio – sostiene Carlo Hausmann – ci sono ben 76 vitigni sui quali da tempo gli istituti di ricerca, come il Crea di Velletri, stanno portando avanti progetti per dare al vino della nostra regione caratteristiche distintive importanti: originalità, naturalità e forte identità. Dobbiamo essere determinati a rafforzare l’alleanza tra chi fornisce innovazione di prodotto e chi la fa applicare alle imprese del territorio, per garantire un prodotto vino di qualità, ricco di personalità e contenuti.”

“Però – continua l’assessore – abbiamo bisogno di creare una grande alleanza tra le imprese. Il PSR con i progetti europei per l’innovazione può essere uno strumento fondamentale sia per la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi, sia per dare sostegno a progetti pilota orientati a nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie. Sappiamo che non è una cosa facile, ma con l’aiuto di Arsial a fare da riferimento per le imprese, siamo certi che potremo raggiungere ottimi risultati.”

Sul rapporto tra ricerca e sistema produttivo si sofferma anche l’amministratore unico di Arsial che sottolinea l’impegno dell’Agenzia nel mettere a disposizione borse di studio in un accordo di collaborazione con l’Università della Tuscia “per studenti meritevoli che potranno svolgere stage formativi presso le nostre cantine”, ma allo stesso tempo insiste per un maggior impegno sul versante della promozione dei prodotti laziali di qualità.

“Dobbiamo investire maggiori risorse – dice Antonio Rosati – con delle scelte strategiche su Roma e non solo, come l’apertura di un corner per la vendita dei prodotti tipici del Lazio a Londra, che è oggi la nostra grande ambizione.”