Fiumicino, 13 marzo 2017. Aeroporto Leonardo da Vinci, nuova area di imbarco internazionale E, negli spazi dell’’Italian food street’ va in scena un vero e proprio show cooking. I due chef stellati Gianfranco Pascucci e Sandro Serva si apprestano a preparare, rispettivamente, due piatti di eccellenza: una carpa del lago del Salto in crosta di papavero e una variazione marinara di una pasta e ceci. Piatti di loro creazione, che si ispirano alla tradizione gastronomica laziale, realizzati rigorosamente con prodotti del territorio.
“È la prima volta che interveniamo per promuovere i prodotti del Lazio in questa maniera – dichiara Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio – ma credo che sia il modo giusto perché qui passano milioni di cittadini che vengono da tutto il mondo e incontrano la nostra regione”.
Insieme al presidente Zingaretti, partecipano all’iniziativa organizzata da Regione Lazio e Arsial in collaborazione con Aeroporti di Roma, l’assessore all’Agricoltura, Carlo Hausmann, il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, l’amministratore delegato di Adr, Ugo de Carolis, e l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati.
“Questa è la prima tappa ufficiale del percorso cominciato con Aeroporti di Roma per promuovere i prodotti tipici agroalimentari del Lazio – dice Carlo Hausmann -un luogo di passaggio di tantissime culture e tradizioni che potranno incontrarsi e degustare le nostre eccellenze”. Il primo di numerosi appuntamenti, conferma Ugo de Carolis, “che faremo in questa zona ‘Italian food street’, dove è presente la qualità del cibo italiano anzi, la qualità italiana nel cibo”.
“Da un lato c’è il corner con i prodotti del Lazio – interviene Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial – e dall’altro un ristorante importante gestito da un’azienda che ha vinto una gara e con cui abbiamo stretto un accordo per far assaggiare direttamente queste eccellenze”.
Insieme agli chef, a supportarli, è presente un gruppo di studenti provenienti dall’alberghiero Baffi di Fiumicino e dall’istituto agrario Sereni di Rieti, coinvolti nell’iniziativa da Aeroporti di Roma.
“Oggi – prosegue Antonio Rosati – ci sono i grandi chef insieme alle scuole agrarie, che per noi sono un punto di riferimento, perché tutto questo ha un senso se riusciamo a creare lavoro. E’ necessario far vedere ai ragazzi che la via giusta è quella che io chiamo il triangolo virtuoso dell’economia della bellezza: turismo, cultura e cibo e agricoltura, che insieme danno una risposta importante dal punto di vista produttivo. In questo modo, difendiamo anche le nostre aziende agricole e il territorio”.