Il Lazio ha i suoi vitigni resistenti: 10 nuove varietà iscritte nel Registro Regionale

12/05/2023 - 

Nel Registro Regionale delle Varietà Idonee alla Coltivazione di Uva da Vino, stati iscritti di recente i primi 10 vitigni resistenti del Lazio. L’iscrizione è il frutto di una sperimentazione pluriennale condotta da Arsial e Crea VE.

Dopo anni di sperimentazione anche il Lazio ha i suoi vitigni resistenti: Fleurtai b., il Sauvignon Kretos b., il Sauvignon Nepis b., il Sauvignon Rytos b., il Soreli b., il Cabernet Eidos n., il Cabernet Volos n., il Julius n., il Merlot Kanthus n. e il Merlot Khorus n. Sono in tutto 10 e con la Det. n. G04191 del 28/03/2023 con la quale sono stati iscritti nel Registro Regionale delle varietà di vite classificate idonee alla produzione di uva da vino, sono entrati nella base ampelografica laziale, che ora conta 94 vitigni di cui 37 autoctoni: 49 a bacca bianca, 42 a bacca nera, 2 a bacca rosa e 1 a bacca grigia.

L’iscrizione nei registri regionali dei 10 vitigni resistenti del Lazio è frutto di una sperimentazione pluriennale condotta da Arsial e Crea VE, che a partire dal 2016, sui terreni dell’azienda Sperimentale Dimostrativa Arsial di Velletri, hanno messo a dimora le 10 varietà resilienti, con l’obiettivo di valutarne la risposta viticola ed enologica rispetto alle condizioni pedoclimatiche locali.

L’attività sperimentale svolta in questi anni è stata realizzata attraverso rilievi agronomici in campo (fasi fenologiche e dati produttivi), microvinificazioni per singolo vitigno e prove di valutazione della resistenza alle patologie (oidio e peronospora), prettamente mirate alla verifica della risposta enologica e all’iscrizione nei registri.

LA SPERIMENTAZIONE CONTINUA
Al momento, visto l’interesse della filiera vitivinicola regionale per il tema, la sperimentazione di Arsial sui vitigni resistenti sta proseguendo su altre 10 varietà, messe a dimora nella primavera del 2022 nel vigneto della biodiversità dell’azienda di Velletri: Pinot Iskra b., Pinot Kors n., Volturnis n., Kersus b., Souvignier Gris b., Johanniter b., Bronner b., Prior n., Poloskei Muskotaly b., Vitigno sigla 72.096.

Inoltre, sempre nel quadro delle attività orientate all’attuazione della nuova politica agricola UE (New Green Deal Europeo), Arsial e Crea VE hanno avviato, tra i primi in Italia, un percorso di miglioramento genetico finalizzato ad ottenere vitigni resistenti a partire da vitigni autoctoni. Nello specifico, ceppi di Malvasia del Lazio e Cesanese di Affile, due tra gli autoctoni di maggior pregio della nostra regione.

In ambito nazionale, quello appena descritto può essere considerato uno dei primi esperienti di miglioramento della piattaforma ampelografica espressamente dedicato agli autoctoni. A partire da vitigni di Malvasia e Cesanese, l’attività è stata condotta attraverso incroci controllati con varietà e selezioni, portatrici dei caratteri di resistenza all’oidio e alla peronospora. I primi semenzali, moltiplicati in vivaio, ottenuti dopo circa un triennio di incroci, hanno consentito la mossa a dimora di alcune piantine a piede franco nell’azienda di Velletri, sulle quali sono stati effettuati i primi controlli, mirati a valutare le caratteristiche vegetative, le potenzialità enologiche e il trasferimento dei geni di resistenza.

L’attività vedrà impegnati i ricercatori di Arsial e Crea VE ancora per diversi anni, nell’intento di generare nuove varietà resistenti, idonee a contrastare gli effetti del cambiamento climatico e più inclini a soddisfare le necessità di una viticoltura sempre più attenta alla sostenibilità.

Allegati
Vitigni resistenti – Valutazione Viticola
Vitigni resistenti – Valutazione alla resistenza