Nel mese di maggio la filiera italiana del kiwi si è confermata in salute, trainata da un export ancora positivo. Il Lazio è il primo produttore nazionale, con il 33% circa del raccolto.
Un quadro ancora roseo, nonostante le difficoltà dell’annata. Il responso del CSO Servizi di Ferrara, che periodicamente monitora l’export del nostro kiwi, è positivo anche per il mese di maggio, malgrado la ridotta disponibilità di prodotto e le difficoltà contingenti al perdurare dell’emergenza pandemica.
La collocazione del nostro kiwi nazionale sul mercato estero procede regolarmente, in uno scenario contrassegnato da una forte stabilità della domanda, che ha imposto ai produttori una selezione oculata delle ordinazioni, necessaria a gestire le residue quantità di derrate ancora disponibili.
VENDITE E GIACENZE
Ad aprile 2021 sono state vendute 34.383 tonnellate di kiwi verde, pari al 14,8% del raccolto, mentre le giacenze sono scese a 23.923 tonnellate, equivalenti al 10,3% dell’intera produzione nazionale. I dati, confrontati con l’annata precedente, evidenziano una maggiore disponibilità di prodotto sul mercato: il 5,6% in più, imputabile al quadro d’incertezza diffuso sui mercati e alla presenza di produzioni più economiche, che hanno rallentato la collocazione delle nostre derrate. Il trend resta comunque molto positivo, considerando anche il calo produttivo dell’ultima campagna, durante la quale sono state raccolte soltanto 232.642 tonnellate di prodotto commerciabile, contro le 258.891 dell’annata precedente. Nonostante le vicissitudini, anche nel 2021 i consumatori stanno confermando il gradimento per il nostro kiwi nazionale, considerato un’eccellenza sui mercati esteri. Allo stato attuale, l’Italia è il terzo produttore mondiale dopo Cina e Nuova Zelanda e il Lazio è il primo produttore nazionale con il 33% circa del raccolto.
I PREZZI
Sul mercato europeo i prezzi segnano un lieve rialzo rispetto al mese precedente, soprattutto nei Paesi più benestanti. Riguardo i prezzi all’ingrosso in rinfusa: i frutti di calibro 25 vengono venduti tra i 2.20 e i 2.30 €/kg, i calibro 27 rientrano nell’intervallo 2.10-2.20 €/kg, mentre i calibro 30 e 33 si posizionano, rispettivamente, tra gli 1.90-1.95 €/kg e gli 1.80 e 1.00 €/kg. Per i cestini da 1 kg le ultime rilevazioni descrivono: il prezzo dei calibro 36 tra gli 1.65-1.75 €/kg e i calibro 39 sugli 1.60-1.65 €/kg. Le quotazioni prevalenti dei cestini calibro 42-46, disponibili solo quantità ridottissime, rientrano invece nell’intervallo 1.30-1.40 €/kg.
*Fonte: CSO Italy – Centro Servizi Ortofrutticoli con sede in Ferrara (Italia), Via Bela Bartok 29/G, partita IVA 01433020383.