Migliorare la legge contro lo spreco alimentare e, attraverso l’educazione alimentare nelle scuole, coinvolgere gli studenti in progetti antispreco: queste le tematiche affrontate dal presidente Antonio Rosati, intervenuto al convegno “COOPNOSPRECO”, organizzato da Coop e Unicoop Tirreno e tenutosi lunedì a Roma presso palazzo Merulana.
“Nonostante la legge Gadda sullo spreco alimentare sia stata pensata e scritta molto bene, purtroppo non ha avuto ancora piena attuazione. Mi riferisco soprattutto all’utilizzo della cosiddetta “doggy bag” nei ristoranti o nei grandi banchetti delle cerimonie, per non sprecare il cibo avanzato. Questo strumento importante viene troppo poco utilizzato e bisogna fare di più su questo fronte, anche dal punto di vista culturale, per promuoverne una maggiore diffusione. – ha dichiarato durante il suo intervento Antonio Rosati. Altro fronte è quello dell’educazione e per questo, come ARSIAL, lavoriamo molto con gli istituti alberghieri e agrari per formare i nostri giovani perché diventino ambasciatori contro lo spreco alimentare e, allo stesso tempo, ci impegniamo per valorizzare la formazione professionale superando l’assurda divisione tra istruzione di serie A e di serie B. Infine, voglio fare una proposta: in Italia ci sono certamente tante difficoltà ma oggi non si muore di fame e, per questo, credo che una parte delle eccedenze alimentari si potrebbe congelare. Utilizzando al meglio la catena del freddo e stoccando i prodotti in un grande punto di raccolta, penso all’interno del CAR dove ci sono enormi spazi a disposizione, potremmo riuscire a distribuire queste derrate alimentari anche nei Paesi più lontano dove davvero si muore di fame. Insomma – ha concluso Rosati – penso che, di fronte ai dati drammatici della fame e della povertà a livello mondiale, si potrebbe mettere in piedi un’iniziativa di solidarietà che potremmo chiamare “cibo senza frontiere.”