Cheese 2019 apre domani a Bra. L’edizione di quest’anno riprende il tema della produzione di formaggi a latte crudo, su cui la manifestazione piemontese aveva richiamato l’attenzione due anni fa, spingendosi ad esplorare il mondo dei formaggi naturali. Un approdo a cui tendere per ricostituire un legame forte con i territori e con chi li presidia quotidianamente.
Ma nel frattempo, come accade a cadenza biennale ormai da vent’anni, si popolano le strade, le piazze e i palazzi del centro storico della città ad ospitare produttori provenienti da tutte le parti del mondo, con un’offerta merceologica incredibile nella vastità e nell’assortimento di gusti e tipologie. Qui, sebbene sia la qualità a guidare le scelte di fondo, ci si confronta con gli altri produttori, si valutano le tendenze di mercato, ci si misura con gli orientamenti e con i gusti dei consumatori. Perché a Bra si organizza anche un grande mercato, aperto al pubblico.
Un’occasione a cui aderiscono volentieri anche i produttori del Lazio che di norma partecipano numerosi alla collettiva promossa da Regione Lazio e Arsial. Una ventina all’incirca le aziende presenti quest’anno, a rappresentare l’assortimento della produzione artigianale del Lazio, prevalentemente casearia, ma non solo.
Grazie alla collaborazione con Slow Food Lazio e AgroCamera, nel corso della manifestazione lo spazio istituzionale riservato al Lazio diverrà teatro di un ricco programma di animazione che comprende presentazioni di aziende, laboratori del gusto, degustazioni guidate ai prodotti dei territori.