Una Giornata dedicata all’”innovazione del sistema agroalimentare’ promossa dall’Università La Sapienza di Roma, presso la facoltà di Ingegneria, insieme alla Regione Lazio e ad Arsial per mettere in contatto il mondo della ricerca e dell’università con il sistema delle imprese e della produzione. Oltre all’assessore regionale all’Agricoltura Carlo Hausmann e all’amministratore unico di Arsial Antonio Rosati, un’ampia rappresentanza del mondo accademico romano e laziale con Alessandro Ruggeri, rettore dell’università della Tuscia, Giovanni Schiavon per Tor Vergata, Paolo Merialdo di Roma Tre e Ugo Della Marta, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana.
A testimonianza del lavoro svolto di concerto con il mondo delle università e con il sistema pubblico della ricerca, l’intervento di numerose aziende innovative e di start up che hanno illustrato i risultati ottenuti, molti dei quali di immediato trasferimento al mondo delle imprese. Un punto sul quale l’Assessore all’agricoltura della Regione Lazio ha insistito in modo particolare ponendo l’accento sull’esigenza di lavorare, oltreché su idee e metodi, su ”soluzioni immediatamente cantierabili, a favore del nostro sistema d’impresa che vogliamo il più possibile auto integrato, affinché la filiera si concluda per intero all’interno dell’azienda agricola e del nostro territorio”.
“Le soluzioni tecnologiche presenti oggi e quelle future saranno tutte adottabili su piccola scala, economiche, sostenibili e soprattutto accompagnate da un’offerta di alta qualità – ha proseguito Hausmann – ma per fare questo è necessario non soltanto il contributo della Regione Lazio, occorre soprattutto il costante confronto tra le imprese agricole e il mondo della ricerca”.
Molte le soluzioni innovative che facilitano il “dialogo” tra mondo della produzione e consumatore finale. Tra queste Foodlocker, il frigorifero condiviso funzionale alla gestione della spesa attraverso i gruppi di acquisto. Una cella frigorifera dove il consumatore può ritirare la sua spesa utilizzando un codice personalizzato inviato su smartphone. Così come ‘Direttoo’ è l’app che si propone di rendere più fluido e immediato il contatto tra ristoratori e produttori, garantendo un sistema di fornitura diretta. Ma sono presenti anche molte applicazioni che rendono più agevole e puntuale la gestione dei processi produttivi presso le aziende agricole, iscrivibili nel novero delle soluzioni che vanno sotto il nome di “agricoltura di precisione”, sia per il monitoraggio e il controllo in campo delle malattie delle piante, che per la gestione degli allevamenti animali.
A sottolineare l’importanza della Giornata quale occasione di incontro tra mondo della produzione e mondo della ricerca, l’intervento di Antonio Rosati che ha richiamato l’attenzione sul contributo che l’università, la ricerca e l’innovazione tecnologica possono offrire in difesa del valore aggiunto delle aziende agricole, “in un periodo di crollo dei prezzi delle materie prime che è paragonabile soltanto a quello che si è verificato negli anni Settanta”. “Terra, accesso al credito e qualità”, sono i tre fattori su cui per Rosati occorre puntare. “Il Lazio ha riaperto la discussione sulla terra – ha continuato l’amministratore unico di Arsial – con un bando che ha assegnato 350 ettari dopo 44 anni che non succedeva in Italia. Stiamo lavorando a un fondo immobiliare, perché il patrimonio di Arsial può essere un volano anche per la ricerca, mentre i tecnici dell’Agenzia sono a disposizione per lavorare con le imprese per l’accesso ai fondi del Psr. La grandissima scommessa che abbiamo di fronte è la qualità, ma per questo dobbiamo cooperare per competere”.