Un incontro dedicato a fare un primo bilancio delle misure messe in cantiere attraverso il PSR, a favore dei giovani imprenditori, quello svoltosi ieri presso l’abbazia di Fossanova, in comune di Priverno. La Regione Lazio è intervenuta con settanta mila euro di risorse comunitarie a sostegno di ciascuno dei circa 250 giovani che hanno deciso di investire in agricoltura, nella provincia di Latina, facendo dell’attività primaria la propria fonte di reddito e trovando in essa stabilmente un proprio inserimento lavorativo.
Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, che era presente all’incontro insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore all’Agricoltura Carlo Hausmann ha sottolineato l’importanza di questa inversione di tendenza che riporta i giovani in agricoltura. Non solo “L’agricoltura oggi è tornata a piacere” ha detto Rosati, ma cresce il suo peso nell’economia tanto che “l’agroindustria rappresenta il 18% del Pil della nostra regione e c’è una grande richiesta di cibo italiano buono e sano”.
L’amministratore unico di Arsial si è poi soffermato sul ruolo di supporto che l’Agenzia può svolgere “per aiutare queste giovani imprese che spesso si scontrano con una burocrazia difficile, farraginosa, un accesso al sistema del credito complesso”.
E, infine, il richiamo alle nuove sfide che attendono il governo regionale: “Non siamo più la regione cenerentola semi fallita di cinque anni fa, siamo una grande realtà produttiva. La nostra competizione nel mondo deve passare dall’eccellenza del nostro agroalimentare, ma soprattutto da una sfida ad Amazon che ha iniziato a portare cibo mediamente buono a domicilio. Noi abbiamo l’ambizione di creare una rete di piattaforme che possano farlo direttamente dal luogo di produzione, in modo che questa economia di prossimità possa svilupparsi sempre di più”.