Export del kiwi verde, aprile si apre in positivo

19/04/2021 - 

Buone notizie dall’export. Il nostro kiwi verde conferma il trend positivo di marzo, ribadendo il primato dell’Italia sul mercato continentale. Il Lazio è il primo produttore nazionale.

Buone notizie per il kiwi verde italiano. L’export verso i mercati europei, monitorato dal report periodico del CSO Servizi di Ferrara, conferma il trend positivo del mese precedente, caratterizzato da una crescita della clientela e dall’incremento delle vendite, nonostante il rialzo dei prezzi evidenziato già a inizio anno.

Il forte calo produttivo dell’ultima campagna e l’instabilità dovuta al perdurare dell’emergenza pandemica, non hanno compromesso la collocazione dei frutti sul mercato. Anzi, malgrado le forti incertezze del periodo, la filiera italiana del kiwi sta dimostrando la sua solidità, ribadendo il suo primato in Europa, per volumi esportati e qualità del prodotto.

VENDITE E GIACENZE
L’analisi dei volumi di filiera certifica le considerazioni del CSO. A marzo 2021 le vendite hanno toccato il loro massimo annuale con 42.364 tonnellate di kiwi collocati sul mercato, pari al 18,2% del raccolto, mentre le giacenze sono scese a 58.307, equivalenti al 25,1% dell’intera produzione. Il dato, anche per questa rilevazione, si conferma sostanzialmente in linea con l’annata precedente, con una leggera oscillazione dovuta alla ridotta disponibilità di prodotto rispetto alla campagna 2020. Nel marzo 2020 sono state vendute 50.633 tonnellate di kiwi verde e le giacenze ammontavano 55.925 tonnellate, che espresse in termini percentuali, corrispondevano per le vendite al 19,6% del raccolto e per le giacenze al 21,6% della produzione. Numeri quasi analoghi all’annata corrente, malgrado una produzione decisamente più elevata, stimata in 258.891 tonnellate totali rispetto alle 232.642 della campagna attuale. Il confronto tra le annate, analizzate mese per mese, conferma quindi la buona salute della filiera, che malgrado le contrazioni produttive e l’andamento della crisi pandemica conserva una quota di mercato sostanzialmente inalterata, sorretta dal gradimento dei consumatori e dalla rinomata qualità della materia prima.

I PREZZI
Come già rilevato nel mese precedente, in questo periodo dell’anno i calibri maggiori vengono assorbiti soprattutto dal mercato nazionale. Riguardo i prezzi all’ingrosso in rinfusa: i frutti di calibro 25 vengono venduti tra gli 1.95 e i 2.20 €/kg nei mercati più facoltosi del Nord Europa, i calibro 27 rientrano nell’intervallo 1.95-2.00 €/kg, mentre i calibro 30 e 33 si posizionano, rispettivamente, tra gli 1.80-1.85 €/kg e gli 1.75 e 1.80 €/kg. Per i cestini da 1 kg le ultime rilevazioni descrivono: il prezzo dei calibro 36 tra gli 1.55-1.60 €/kg, i calibro 39 sugli 1.45-1.55 €/kg e i calibro 42 sugli 1.45 €/kg. Le quotazioni prevalenti dei cestini calibro 46 rientrano invece nell’intervallo 1.15-1.20 €/kg con massime fino a 1.30 €/kg.

IL KIWI NEL LAZIO
La coltura del kiwi riveste un ruolo sostanziale per l’intera economia agricola regionale. L’Italia è il terzo produttore mondiale dopo Cina e Nuova Zelanda, ma il Lazio è il primo produttore nazionale con il 33% del totale produttivo. Le implicazioni economiche sono ancora più evidenti nell’Agro Pontino, cuore della nostra filiera regionale. Sul territorio, la grande vocazione del comparto e la qualità del prodotto sono tutelate dalla denominazione Kiwi di Latina IGP, che si ottiene soltanto da piante di Actinidia Deliciosa della varietà Hayward, coltivate in 24 comuni diversi, divisi tra la Provincia di Latina e il territorio della Città Metropolitana di Roma Capitale.

*Fonte: CSO Italy – Centro Servizi Ortofrutticoli con sede in Ferrara (Italia), Via Bela Bartok 29/G, partita IVA 01433020383.