Si è svolto questa mattina a Roma, presso la sede centrale di Arsial, un incontro di aggiornamento tecnico-normativo sull’etichettatura dei prodotti vitivinicoli, indirizzato agli operatori del settore operanti nel Lazio. Un’occasione di confronto tra produttori e tecnici da una parte e funzionari dell’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari) dall’altra, sul complesso e articolato quadro normativo che regola il comparto.
L’esigenza di fare chiarezza, in diverse occasioni manifestata dalla base produttiva, è stata intercettata dalle strutture tecniche dell’Agenzia che si sono adoperate per l’organizzazione dell’incontro. Un clima di incertezza e di preoccupazione ingenerato anche dalla recente approvazione in sede nazionale del testo unico sul vino e dalle voci, a vario titolo diffuse, circa nuove regole di trasparenza e informazione – tra cui anche la certificazione dei valori nutrizionali dei vini – che dovrebbero a breve accompagnare la commercializzazione dei prodotti vitivinicoli.
Antonio Rosati, amministratore unico dell’Agenzia, intervenuto all’apertura dei lavori ha richiamato l’attenzione sull’esigenza di garantire attraverso l’etichettatura dei vini laziali il massimo di trasparenza a tutela del consumatore, concorrendo anche per questa via all’affermazione di un’immagine di serietà e affidabilità di un segmento di produzione che si conferma in crescita, sia sul piano qualitativo che quantitativo. E per la cui ulteriore qualificazione Arsial si adopera quotidianamente, mettendo a disposizione il supporto del proprio apparato tecnico.
L’elevato numero di adesioni e la vivace partecipazione dimostrata attraverso gli interventi succedutisi nell’arco della mattinata, hanno fornito la misura dell’interesse suscitato dall’iniziativa.