Approvata dal consiglio la prima legge sull’Eno-Oleoturismo. Rocca: “Una grande notizia per tutto il settore agricolo”. Righini: “Straordinario volano di sviluppo e occupazione per l’economia regionale”.
Approvata all’unanimità dal consiglio regionale del Lazio, con 43 voti favorevoli su 43, la proposta di legge regionale n. 38 del 21 giugno 2023, riguardante le attività di enoturismo e oleoturismo, illustrata dall’assessore Giancarlo Righini, titolare delle deleghe “Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste”.
La nuova legge, oltre a dettare la disciplina regionale in materia di eno-oleoturismo, prevede un coordinamento organico con le disposizioni in materia di diversificazione delle attività agricole indirizzate alle attività multifunzionali e multimprenditoriali, esercitate da imprese agricole, da imprenditori non agricoli all’interno di una azienda agricola o da soggetti imprenditoriali ricadenti in fattispecie diverse, quali ad esempio le imprese titolari di frantoi o le cantine che non svolgono attività di produzione primaria.
I COMMENTI
“Ottima notizia quella dell’approvazione all’unanimità della prima legge sull’eno-oleoturismo nel Lazio – è il commento del Presidente della Regione Francesco Rocca – per il rilancio del settore agricolo regionale. Un ringraziamento va all’assessore Righini per l’impegno profuso circa un testo che ha numerosi obiettivi: indirizzare i visitatori verso mete alternative alla Capitale; quindi, dar vita ad un auspicato “grand tour” tra le nostre province, incentivando il turismo legato all’enogastronomia, attraverso il quale è possibile scoprire i luoghi e le aziende dove si producono le eccellenze del territorio”.
«Un sentito ringraziamento va ai colleghi consiglieri – ha dichiarato l’assessore Giancarlo Righini – ai miei collaboratori e ai dirigenti dell’agricoltura per l’ottimo lavoro svolto. Si tratta di una proposta di legge, composta da 19 articoli, che ha duplici obiettivi: in primis quello di far conoscere e indirizzare i visitatori verso mete alternative o complementari alla Capitale. Recenti studi, infatti, hanno evidenziato le straordinarie potenzialità del turismo legato all’enogastronomia e soprattutto la voglia sempre più crescente da parte dei turisti di voler conoscere e scoprire i luoghi e le aziende dove si producono le eccellenze del territorio».
Un altro punto cardine della legge – conclude Righini – è la formazione degli operatori del settore, che a nostro avviso, debbono acquisire una profonda conoscenza del territorio che rappresentano, affinché l’offerta turistica sia estremamente esaustiva e competente. Siamo convinti, quindi, che grazie a questo provvedimento il settore agricolo possa finalmente imboccare la strada del rafforzamento del suo ruolo all’interno dell’economia regionale diventando uno straordinario volano di sviluppo e occupazione”.