Educazione alimentare, dal progetto Sapere i Sapori i primi riscontri positivi

11/05/2015 - 

Orti scolastici, visite alle aziende alimentari, studio delle materie prime, e soprattutto conoscenza delle regole per una sana alimentazione. Nelle scuole di Roma e del Lazio si impara a mangiare bene grazie a Sapere i Sapori, il progetto messo a punto da Arsial e dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio che quest’anno è giunto alla sua quindicesima edizione.

Sono circa 150 gli istituti coinvolti in tutte le province del Lazio, per un totale di 25mila alunni di tutte le età, dalle elementari al biennio delle superiori. Oggi è toccato all’istituto romano Rosmini, nel quartiere di Boccea, mostrare il lavoro fatto dai suoi 700 studenti intorno ai temi del cibo e dell’educazione alimentare. Da una vera e propria erboristeria messa in piedi dentro l’istituto, a un orto dove i ragazzi hanno piantato insalata, fragole ed erbe aromatiche, fino ai laboratori scientifici alimentari e di cucina, dove hanno imparato a conoscere gli ingredienti della dieta mediterranea, con un occhio alle tradizioni degli altri Paesi. Un tesoro di nuove conoscenze che gli alunni del Rosmini hanno messo in mostra oggi sotto gli occhi dell’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Sonia Ricci, accompagnati dal preside della scuola, Giuseppe Fusacchia, e dalla professoressa che ha coordinato il progetto, Rossella Petrucci.

“Questa è una rivisitazione di un progetto che ha 15 anni – ha detto Sonia Ricci – ma con la giunta Zingaretti e l’Arsial abbiamo voluto dare un’impronta innovativa. Oggi qui vediamo che l’esperimento ha funzionato e che dal basso parte una nuova consapevolezza del mangiare sano e secondo le tradizioni. Mi ha colpito la passione di questi ragazzi e ringrazio i loro insegnanti, perché non esiste un veicolo migliore di loro per costruire una classe dirigente più consapevole del mangiare sano. Questo ci conforta nell’andare avanti su questa strada, perché le istituzioni hanno il dovere di spendere bene i soldi pubblici, e Sapere i sapori è un esempio”.

Lo scorso ottobre la Regione Lazio ha lanciato il bando del nuovo Sapere i Sapori stanziando 350mila euro per le scuole e ulteriori 100mila per enti e associazioni per la realizzazione di app, dvd e giochi da tavolo. Ma dal punto di vista dei finanziamenti ci sono novità in arrivo: “E’ un progetto bellissimo che sta raccogliendo un entusiasmo straordinario con oltre 25mila ragazzi coinvolti e centinaia di insegnati e presidi che io considero degli eroi silenziosi – ha detto Rosati – Questo ci dimostra e ci convince a continuare sull’educazione alimentare e, soprattutto in questa fase storica, a imparare a non sprecare. I ragazzi sono molto attenti a questo. Sulla base di questo continueremo a investire e faccio un annuncio, deciso proprio durante questa visita: nel prossimo bando metteremo tutte le risorse sulle scuole.”