Approvate definitivamente in sede comunitaria, ad opera della Commissione, le modifiche al disciplinare di produzione della DOC Roma. Un provvedimento molto atteso dai produttori dell’areale che da tempo avevano posto all’attenzione delle istituzioni regionali alcuni aspetti del disciplinare non rispondenti alle reali esigenze commerciali della denominazione. Era stata Arsial successivamente a predisporre l’intero dossier tecnico-scientifico (disciplinare, relazione tecnica, analisi/panel test, documento unico), indispensabile per avanzare la richiesta di modifica.
Viene così condivisa, per la tipologia “rosso”, l’esigenza di anticipare al 31 marzo dell’anno successivo alla vendemmia la data in cui è possibile immettere il vino sul mercato, avviandone la commercializzazione. E in funzione dei mercati prevalenti di collocazione del prodotto, si introduce una tipologia “amabile”, prima non contemplata, per dare concretamente risposta ad una domanda commerciale finora rimasta inevasa. Ma la modifica più importante, in quanto elemento di qualificazione dell’intera produzione rivendicata, rimane indubbiamente quella relativa all’obbligo di imbottigliamento del prodotto in zona, vincolo che tende ad aumentare le misure di protezione a salvaguardia dell’autenticità della denominazione.