Antonio Rosati interviene al seminario “Identità locale ed economie della tipicità nel Lazio” presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Dopo aver richiamato gli accordi di collaborazione sottoscritti con altre università del Lazio, Viterbo, Cassino, La Sapienza di Roma, l’amministratore unico di Arsial si sofferma sul ruolo essenziale svolto dal sistema universitario per garantire in futuro la credibilità della nostra produzione agroalimentare, attraverso l’attività di ricerca che “ci serve per sperimentare, migliorare la qualità dei nostri cibi e abbassare la chimica, senza danneggiare il reddito dei produttori.”
“Il cibo italiano è famoso, affascinante e sempre più richiesto – prosegue Rosati – però ha bisogno di rigore, di serietà e di criteri disciplinari. Per tutelare gli agricoltori e difendere l’ambiente, ma anche per dare la rassicurazione ai mercati e ai consumatori che quello che si propone sia davvero di qualità: l’olio extravergine, il vino, i formaggi, solo per fare degli esempi”.