Biodiversità Agricola, tutelate quindici nuove varietà del Lazio

11/12/2023 - 

Nell’ambito delle attività di tutela della biodiversità agricola autoctona, che Arsial svolge in adempimento della L.R. n. 15/2000, sono state iscritte nel RVR 15 nuove varietà vegetali, che d’ora in avanti saranno protette dal rischio di erosione genetica.

Quindici varietà (risorse genetiche) vegetali sono state iscritte nel Registro Volontario Regionale (RVR), che tutela la biodiversità di interesse agricolo del Lazio. A seguito dell’iscrizione, le risorse saranno protette dal rischio di erosione genetica, che in senso scientifico può essere definita come “perdita di variabilità genetica, declino o estinzione di una specie o restrizione del suo pool genico, tramite la riduzione delle differenze genetiche tra gli individui”.

L’iscrizione di una risorsa genetica vegetale o animale nel Registro Volontario Regionale è il passaggio finale di un processo, che inizia con il censimento delle risorse sul territorio, prosegue con le fasi di caratterizzazione, morfo-fisiologica e genetica; viene consolidato con ricerche storico-antropologiche sulle pratiche e i saperi agricoli e termina con l’approvazione di due commissioni di esperti: una per il settore animale e una per il settore vegetale. L’inclusione nel Registro Volontario Regionale è la condizione indispensabile nel Lazio per la tutela di una varietà vegetale o di una razza animale, che dal momento stesso dell’iscrizione diventa oggetto delle azioni previste dalla L.R. n. 15/2000 per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità agricola regionale.

LE  DICHIRAZIONI

“Continua impegno della regione – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini – nella tutela della agrobiodiversità autoctona, fondamentale per la salvaguardia degli agroecosistemi. Senza dimenticare, inoltre, la valenza culturale di questi prodotti che caratterizzano e sono un eccellenza dei territori e delle comunità che li coltivano”.

“Con l’ultimo aggiornamento del Registro Volontario Regionale operato da Arsial – commenta il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa – saranno tutelate altre 14 varietà vegetali della nostra biodiversità autoctona. Varietà spesso legate alla storia e alla cultura dei nostri territori rurali, che da oggi sarà possibile coltivare accedendo specifici benefici di legge oppure dai diversi interventi di sostegno previsti dai fondi FEASR”.

LE NUOVE RISORSE

Tra le quindici risorse genetiche vegetali iscritte nelle ultime sedute della commissione, soltanto due sono varietà erbacee, entrambe di frumento tenero: il Biancola di Rascino e il Grano Serena. Le altre tredici sono varietà arboree alcune delle quali storiche del nostro territorio. Quattro di castagno: l’Inzita di Capranica Prenestina, Inedito Rosciola di Cave, il Castagno Pelosella e il Castagno Pizzutella di Terelle. Nove di Olivo, sempre di grande importanza per la storia e le tradizione agricole dei nostri territori: l’Olivo Bella di Monteverde, la Carpellina di Piglio, Olivo Coronetta, l’Olivo Gliva Fuggia, l’Olivo Lorenziana, l’Olivo Mezzaspagna, l’Olivo Olivago a frutti oblunghi, l’Olivo Pianacce e l’Olivo Primutica.

Con le nuove iscrizioni, il numero delle risorse genetiche iscritte nel RVR sale a 265: 241 vegetali e 24 animali.

A seguito di indagini genetiche, sono state cancellate dal registro due varietà di olivo, l’Olivo Rotonda di Tivoli e l’Olivo Rappaiana, risultate oramai ad ampia diffusione. Sono state inoltre incluse in un unico genotipo, le varietà Sirole, Ciera dei Colli, Salviana e Vallecorsana, diffuso in quattro diversi areali nei quali è radicato da secoli: Vallecorsa e Monte San Giovanni Campano (FR), Monte Soratte, Sabina Romana e Reatina. È stato aggiornato il grado di rischio di erosione genetica delle razze animali iscritte, sulla base del lavoro condotto dal Centro di ricerca di Zootecnia e Acquacoltura del CREA e dal National Focal Point – FAO.

L’attività di Arsial a tutela dell’agrobiodiversità del Lazio, oramai ultra ventennale, svolta in adempimento della L.R. n. 15/2000, è un punto di riferimento costante per aziende, produttori, istituzioni ed enti di ricerca in ambito nazionale. Nel complesso, l’attività include azioni di tutela, conservazione, riproduzione, valorizzazione e divulgazione dedicate alla conoscenza e alla salvaguardia della varietà vegetali e dalle razze animali protette.