Oggi il Parlamento Europeo, riunito in seduta plenaria, è chiamato a pronunciarsi sulla proposta di risoluzione, già approvata dalla Commissione Ambiente, che invita la Commissione UE a non rinnovare per ulteriori 10 anni l’autorizzazione all’impiego del Glyphosate, un erbicida a largo spettro ampiamente utilizzato in agricoltura, con l’obiettivo di vietarne definitivamente l’utilizzo entro il 2020.
A tal proposito, l’amministratore unico di Arsial, Antonio Rosati, dopo aver aderito a nome dell’Agenzia che rappresenta, alla Coalizione #StopGlifosato, cui partecipano 45 associazioni, dichiara: “E’ auspicabile che il Parlamento Europeo si pronunci per una sospensiva dell’uso del Glyphosate in agricoltura, in quanto la scienza e la ricerca hanno evidenziato i gravi danni arrecati da questo principio attivo alla salute dell’uomo. Diviene quindi indispensabile intraprendere altre strade.
La ricerca scientifica e l’innovazione hanno dimostrato che è possibile produrre con altre modalità, senza per questo compromettere il reddito degli agricoltori, privilegiando la sostenibilità ambientale.
Tutti gli indicatori – continua l’amministratore unico di Arsial – stanno a dimostrare che, di fronte al cambiamento climatico in atto, ci troviamo ad un bivio decisivo e non c’è più molto tempo per cercare di consegnare ai nostri figli, con il massimo di integrità, un bene comune, quale è il pianeta su cui tutti viviamo, che costituisce un patrimonio non riproducibile.
E’ il momento di affermare un nuovo umanesimo – conclude Rosati – peraltro confortati dal pensiero della stragrande maggioranza della comunità scientifica.”