La Commissione UE ha disposto la pubblicazione in GU del disciplinare di produzione.
E’ praticamente fatta. L’iter per il riconoscimento della specialità tradizionale laziale in sede comunitaria è giunto al passaggio finale, con la pubblicazione in gazzetta ufficiale (GU UE C393/12 del 21/11/2019) del relativo disciplinare di produzione. Ora si tratta di attendere la scadenza dei tre mesi successivi alla pubblicazione, ossia il tempo utile per la presentazione di eventuali opposizioni da parte di soggetti pubblici o privati che possano vantare un interesse legittimo in merito, per pervenire al riconoscimento definitivo. Si avvia a conclusione così, nell’arco di poco più di 2 anni, il percorso per la rivendicazione del marchio STG, iniziato con la presentazione al Mipaaf del dossier tecnico-scientifico predisposto grazie all’assistenza fornita da Arsial.
Bisogna risalire tuttavia al luglio del 2015 per trovare le tracce delle prime iniziative promosse dal Comune per dar vita ad un’associazione tra produttori e trasformatori che rivendichi il riconoscimento della salsa amatriciana, piatto tipico della Città di Amatrice, come specialità tradizionale garantita (STG), facendo leva sulla sua caratteristica di prodotto ottenuto secondo un metodo di produzione e una pratica tradizionali.