“Amatriciana” STG, produttori e trasformatori a confronto

30/07/2015 - 

Il Comune di Amatrice, con il sostegno della Regione Lazio e l’assistenza tecnica di Arsial, chiama a raccolta produttori e trasformatori dell’agroalimentare, ristoratori compresi, per l’avvio del percorso finalizzato al riconoscimento dell’amatriciana come marchio europeo STG.

Sabato 25 luglio, aula consiliare, primo incontro tra i soggetti interessati: partecipazione nutrita, vivace il dibattito, si registra per la prima volta una volontà condivisa di superare i particolarismi e andare spediti verso l’obiettivo.

Sarebbe la sola salsa “amatriciana”, nell’intenzione degli organizzatori, a doversi fregiare di un marchio che, come recita il termine “specialità tradizionale garantita”, individua un prodotto ottenuto secondo un metodo di produzione e una pratica tradizionali, senza stabilire un rapporto diretto ed esclusivo con il territorio di origine.

Nella sostanza una volta codificati, secondo un preciso disciplinare di produzione, ingredienti e ricetta sarà sufficiente attenersi a tali prescrizioni per poter produrre ovunque, sull’intero territorio dell’Unione Europea, la famosa salsa all’amatriciana, uno dei piatti della cucina italiana più conosciuti al mondo. Ma attenzione! Fino ad oggi, in assenza di certificazione, proposto con mille varianti, ingredienti di dubbia origine, qualità spesso deludente.

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