Oltre alle 65 cantine rappresentate nel padiglione Lazio (vedi lo speciale sul Lazio al Vinitaly), la Regione partecipa anche al Sol con un proprio stand dedicato agli oli extravergini di qualità.
Una doppia presenza al Vinitaly per Regione e Arsial, che quest’anno portano a Verona anche l’olio laziale. La partecipazione del Lazio al Sol, conosciuto come il tempio dell’olio e delle eccellenze italiane legate all’agrifood , si affianca così agli oltre 1.800 metri quadrati del padiglione che la Regione dedica al vino, con la presenza di 65 produttori. “E’ una grande rassegna sugli oli extravergini italiani, dovevamo esserci perché nella filiera alimentare l’olio in Italia è una presenza importantissima. Dovevamo esserci per i nostri produttori, perché questa è una partita importante per il Lazio, regione leader che ha vinto numerosi premi”. Antonio Rosati, amministratore unico di Arsial, è in visita al Sol e si sofferma nello stand riservato agli oli regionali insieme al Presidente Zingaretti, che al Vinitaly è venuto per salutare i tanti produttori laziali presenti.
“L’olio – continua Rosati – ha una doppia valenza perché fa da locomotiva a tutta la filiera agroalimentare e perché parla della nostra storia e delle nostre radici. Gli oliveti mantengono un territorio con una grande valenza ambientale. Sono aziende che meritano tutta la nostra attenzione e di cui spesso si parla poco, ma l’olio extravergine potrebbe consentire di fare da volano a tutta un’altra serie di prodotti verso mercati come Cina, India, Stati Uniti e naturalmente Roma. E intorno all’olivo – dice ancora Rosati – c’è anche un’idea di società, di armonia e di un rapporto tra uomo e campagna che è la sostenibilità ambientale. E c’è anche una forte presenza giovanile , che è il segno di questi giorni. Mi sembra che anche in questo caso il Lazio abbia voltato pagina”.
Sul Lazio al Vinitaly, vedi anche lo Speciale dedicato al Salone