Al Salone del Libro, con un’altra narrazione

14/05/2015 - 

Cibi di qualità, territori e identità del Lazio

Inaugurata questa mattina a Torino la 28^ Edizione del Salone Internazionale del Libro. Protagonisti il Lazio quale regione ospite del Salone e l’assessore alla Cultura Lidia Ravera, madrina della Manifestazione. Presente quest’anno, all’interno dello stand regionale, anche Arsial che ha portato a Torino le eccellenze enogastronomiche della nostra Regione.

Ogni mattina oltre 300 bambini gusteranno una sana e nutriente colazione a base dei prodotti tipici regionali, con succhi di frutta biologici e merendine senza glutine. L’appuntamento è poi per le 19 con gli Aperitivi-Reading: salumi, formaggi, vino e pane tipici del Lazio accompagneranno gli ospiti durante gli incontri con scrittori ed editori.

“Con l’assessore Ravera – spiega Antonio Rosati, amministratore unico Arsial – abbiamo condiviso l’idea di portare al Salone Internazionale del Libro di Torino un’altra narrazione, che riguarda gli uomini e le donne che producono cibi di qualità, i territori e le identità della nostra Regione. Abbiamo intrapreso questo percorso con entusiasmo perché la cultura, il turismo e il cibo costituiscono quella che io amo definire Economia della Bellezza”.

‘Back to the Future – ritorno al Futuro’, lo show cooking del giovane chef stellato Daniele Usai, del ristorante Tino di Ostia, in programma sabato 16 alle ore 20 presso lo stand del Lazio, guiderà i visitatori in un ideale viaggio nel tempo attraverso l’Antica Roma e il Rinascimento fino ad arrivare ai giorni nostri. Assisteremo così alla reinterpretazione in chiave ‘moderna’ di alcune ricette tratte dal ‘De Re Coquinaria’, testo sacro della storia gastronomica di Roma e del Lazio. E, subito dopo, a una ‘rilettura’ dei suggerimenti gastronomici custoditi nel “l’Opera”, il famoso trattato sulla gastronomia del XVI secolo scritto da Bartolomeo Scappi, cuoco personale del pontefice Pio V e noto per i suoi sontuosi banchetti. Infine, un omaggio a Livio Jannattoni, giornalista e profondo conoscitore della tradizione gastronomica locale, autore tra gli anni ’70 e ’90 del secolo scorso di numerosi testi sull’argomento, tra cui ‘La Cucina di Roma e del Lazio’.