AgroRES, partito il progetto Arsial sulle rinnovabili in agricoltura

29/10/2019 - 

Investire in energie rinnovabili per l’agricoltura: questa l’estrema sintesi del progetto AgroRES, presentato lo scorso 28 ottobre nella sede romana di Arsial.


Davanti a una folta platea formata da rappresentanti istituzionali e portatori d’interesse (stakeholders) locali, si è data vita ad una giornata di lavoro estremamente vivace e coinvolgente.
Ha introdotto i lavori la dott.ssa Maini di Arsial, coordinatrice del progetto, la quale ha sottolineato come negli ultimi anni si sia andato sempre più a consolidare l’interessamento nei confronti dell’energia rinnovabile in agricoltura e nei territori rurali. «AgroRES – ha evidenziato Maini – coinvolge sette Paesi tra cui il nostro, partecipe proprio con Arsial, che collabora insieme alla capofila spagnola Agencia extremeña de la energía e ad altri partner regionali provenienti da Polonia, Gran Bretagna, Finlandia, Romania e Irlanda. Il progetto avrà una durata di 42 mesi e potrà usufruire di uno stanziamento di 1,4 milioni di euro, finanziato nell’ambito del programma Interreg Europe 2014-2020».

È quindi il Presidente di Arsial, Antonio Rosati, a declinare nel dettaglio le dinamiche del programma:« L’obiettivo principale di AgroRES – ha spiegato Rosati – sarà lo sviluppo di misure che incoraggino la produzione e l’uso delle energie rinnovabili nel settore agricolo e rurale. AgroRES progetterà politiche per supportare l’integrazione di quelle tecnologie RE che più si adattano a ciascuna area agricola e rurale». La sfida – ha sottolineato poi con forza il Presidente – sarà anche coordinare Istituzioni, Organizzazioni Professionali e imprese in un circuito virtuoso e sinergico che – oltre al fattore risorse – faccia un congruo uso dell’elemento tempo: «Non è un mistero – ha argomentato Rosati – come a volte siano le pastoie burocratiche ad ostacolare l’esito di pur ottimi piani di lavoro, e questo sarà l’ulteriore sforzo che Arsial dovrà mettere in campo, per fornire il giusto slancio – anche amministrativo – ad un’attività di assoluta eccellenza tecnica: sono sicuro che ce la faremo».

La dott.ssa Di Giorgio, dirigente dell’Area Cooperazione Europea della Regione Lazio, ha posto l’accento sull’importanza della politica di coesione e cooperazione territoriale in ambito UE, declinandone le opportunità derivanti da buone pratiche di collaborazione internazionale, mentre Renato Andreotti (Area Produzione Agricola e Zootecnica della Direzione Regionale Agricoltura), ha illustrato le misure energetiche del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2014/20, dettagliando gli interventi per i quali è stato previsto contributo regionale nell’ambito di attuazione del Piano. «Le azioni sostenute riguardano principalmente l’efficientamento aziendale – ha spiegato Andreotti – ovvero l’ammodernamento degli impianti elettrici, il cosiddetto “cappotto termico”, la sostituzione degli infissi e così via. L’altro aspetto è il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili come solare, fotovoltaico, microeolico. Il totale finanziato dalla Regione rispetto a queste azioni arriva a poco meno di 43 milioni di euro, importo più che raddoppiato rispetto ai 15 milioni finanziati nel PSR passato. La parte del leone l’ha svolta proprio il viraggio al fotovoltaico, che si è aggiudicato oltre due terzi delle risorse». Al dott. Maurizio Paffetti di Arsial il compito di riassumere l’attività in chiave locale: «Faremo in modo di utilizzare per intero i fondi disponibili per il nostro territorio – ha affermato Paffetti -; sono stati coinvolti oltre 30 stakeholders locali che hanno manifestato vivo interesse: ne è miglior testimonianza la loro folta presenza qui. Andremo a supportare tutto ciò che riguarda la produzione energetica “non petrolio”, ovvero certamente solare ed eolico, ma anche biomasse, biogas, geotermia. Oggi abbiamo voluto celebrare l’inizio di un’attività che si dipanerà per 42 mesi e della quale daremo puntuale riscontro step by step sul sito istituzionale Arsial».

La mattinata si è conclusa con una vivace tavola rotonda sul tema “Energie per un’economia circolare”, coordinata da Sergio Ferraris, direttore di Qualenergia, portale dell’energia sostenibile che analizza mercati e scenari.